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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

Festa della mamma, tornano le azalee dell’Airc per la lotta ai tumori femminili

Domenica 12 maggio – in occasione della Festa della Mamma - in vendita in 3.700 piazze in tutta Italia migliaia di piante di azalea, simbolo della salute al femminile, per raccogliere fondi a sostegno della ricerca sul tumore al seno e agli organi riproduttivi

Domenica 12 maggio, in occasione della Festa della Mamma, tornano le azalee per la ricerca della fondazione Airc. Fiore simbolo della battaglia contro i tumori femminili, le piante di azalea diventano così preziosi alleati per la salute delle donne: da Nord a Sud, dalle grandi città ai centri più piccoli, ventimila volontari saranno in 3.700 piazze per distribuire le piante, grazie alle quali sarà possibile fare un regalo speciale a tutte le mamme e a tutte le donne. A fronte di una donazione di 15 euro, insieme a ogni piantina verrà consegnata una Guida con informazioni sui più recenti progressi della ricerca, commenti degli esperti e indicazioni sull’importanza di adottare abitudini e comportamenti salutari (l'elenco con tutte le piazze è sul sito di Airc)

Il ricavato andrà alla ricerca, ovviamente. Nell’ultimo triennio l’Airc ha messo a disposizione dei ricercatori più di 32 milioni di euro per studi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi. Un impegno straordinario per affrontare queste neoplasie che solamente lo scorso anno in Italia si stima abbiano colpito 68.300 donne.

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Con circa 52.300 nuove diagnosi, il cancro al seno è il più diffuso tra le donne. Si tratta però di un tumore per il quale, negli ultimi anni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi a crescere fino all’87%. “Un progresso costante – sottolinea l’Airc in una nota – frutto del lavoro dei ricercatori che hanno saputo migliorare i trattamenti, sia in termini di efficacia, sia di tollerabilità, offrendo alle donne una sempre migliore qualità di vita. Un traguardo importante che però non può bastare. Ci sono infatti ancora tante pazienti che aspettano risposte per alcune delle forme più aggressive. Fra queste, il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e contro il quale non sono disponibili terapie mirate, e il carcinoma mammario metastatico, che dalla sede primaria si è diffuso in altri organi”.

I tumori ginecologici interessano circa 16.000 pazienti. Per i tumori dell’endometrio e della cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante, arrivando rispettivamente al 77% e al 74%. Più complessa invece la situazione per il tumore dell’ovaio che risulta difficile da diagnosticare precocemente e spesso presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci. Per superare questi problemi i ricercatori AIRC stanno sperimentando nuove combinazioni terapeutiche per ridurre la resistenza ai farmaci. Inoltre stanno focalizzando la loro attenzione anche sull’immunoterapia, in modo da individuare nuovi farmaci capaci di stimolare le risposte immunitarie delle pazienti.

Airc, le azalee per la ricerca e le testimonianze

A rappresentare i circa 5.000 scienziati Airc nell’immagine della campagna Carlotta Giorgi, ricercatrice presso il Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara e mamma di cinque figli. Giorgi guida un gruppo tutto al femminile che lavora sulla comprensione dei meccanismi regolatori che agiscono sulla moltiplicazione delle cellule tumorali: “Grazie al fondamentale sostegno di AIRC, con il mio gruppo stiamo studiando il ruolo della ‘proteina-freno’ PML nel microambiente attorno al tumore dove si trovano le cellule del sistema immunitario, con l’obiettivo di identificare una terapia combinata che renda il tumore sensibile ai farmaci chemioterapici e meno capace di crescere, e che riattivi anche la piena risposta immunitaria”.

Accanto a lei Francesca, mamma di Lorenzo ed Elisa, a cui quattro anni fa è stato diagnosticato un carcinoma al seno e che oggi con la sua testimonianza vuole sottolineare i progressi della ricerca: “Alle donne che ricevono una diagnosi di tumore al seno voglio dire che è importante che non si sentano sole. Come loro all’inizio ho creduto di non potercela fare, ero terrorizzata. Poi però sulla mia strada ho trovato ottimi medici che mi hanno seguita e mi hanno trasmesso la consapevolezza che la ricerca ogni giorno lavora per individuare nuove strade per le pazienti. Fondamentale per me è stato anche il supporto della psico-oncologa che mi ha accompagnato durante tutto il percorso di cura aiutandomi a superare i momenti più complicati”. 

Come sempre accanto a ricercatori e volontari anche tante donne del mondo della tv, dello sport e dello spettacolo in campo per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della prevenzione e del sostegno alla ricerca, tra le altre: Margherita Granbassi ora al timone della trasmissione Top, tutto quanto fa tendenza su Rai1); il volto del Paradiso delle Signore Rai1, già Miss Italia, Giulia Arena; Benedetta Parodi, Carolyn Smith, Justine Mattera, Loretta Goggi, Carla Signoris, Antonella Clerici, Sofia Goggia, Geppi Cucciari.

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