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Martedì, 16 Aprile 2024
Salute

La Cassazione esclude (di nuovo) il legame tra autismo e vaccino

La sentenza degli ermellini conferma quella emessa dalla Corte di Appello di Bologna che aveva respinto la richiesta di indennizzo avanzata da due genitori contro il Ministero della Salute: secondo la madre il figlio aveva manifestato l’insorgenza dell’autismo poco dopo aver ricevuto il trivalente contro morbillo, parotite e rosolia

La Cassazione ribadisce: non c’è nessun tra autismo e vaccino trivalente. Una nuova sentenza della Corte Costituzionale ha confermato l’assenza di nesso di causalità tra autismo e il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, respingendo la richiesta di indennizzo avanzata al ministero della Salute da due genitori emiliani. 

Secongo gli ermellini, che già in passato si erano espressi in tal senso, merita conferma la sentenza messa nel 2014 dalla Corte di Appello di Bologna, che aveva respinto la richiesta di indennizzo dei due genitori. Secondo la mamma e il papà del bambino, il piccolo aveva manifestato l’insorgenza dell’autismo poco dopo aver ricevuto il vaccino trivalente.

La decisione sulla base della "letteratura scientifica"

I giudici bolognesi, hanno stabilito quelli della Corte Costituzionale, si sono pronunciati sulla base della “letteratura scientifica” che esclude “che l’autismo insorga dopo vaccini che non abbiano provocato eventi acuti post vaccinali”. Per quanto riguarda il caso specifico, poi, il fatto che “i primi sintomi dell’autismo fossero insorti dopo le vaccinazioni” secondo i giudici della Cassazione, era un “mero dato di coincidenza temporale, neutro dal punto di vista causale”. 

Il risarcimento era stato inizialmente concesso in primo grado di giudizio. Poi nel 2014 la Corte d’Appello di Bologna aveva rovesciato la sentenza di primo grado e ora, con la sentenza 6921, i supremi giudici hanno respinto la richiesta dei genitori del bambino, che hanno agito come rappresentanti del figlio minore. Padre e madre sono stati inoltre condannati dalla Cassazione a pagare 3.700 euro di spese di giustizia. 

Vaccini e autismo, la fake news dura a morire

A parlare per la prima volta una possibile di una possibile relazione tra il vaccino trivalente fu uno studio inglese pubblicato sulla rivista The Lancet  alla fine degli anni Novanta. Secondo l’autore, il gastroenterologo inglese Andrew Wakefield, il vaccino poteva provocare un’infiammazione della parete intestinale, responsabile del passaggio in circolo di peptidi encefalo-tossici. Lo studio è stato però smentito dalle principali autorità sanitarie mondiali, ricorda il portale dell’Istituto Superiore di Sanità: Lancet lo ha ritirato e nel 2021 Wakefield fu radiato in via definitiva dall’Ordine dei medici dopo che vennero alla luce frodi e conflitti di interessi da parte dell’ormai ex medico. 

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