6 cibi che puoi mangiare (senza rischi) oltre la scadenza
Ogni anno una persona butta via circa trenta chili di cibo e spesso il motivo è una confusione tra le etichette sugli alimenti. Cerchiamo di fare chiarezza
Ogni italiano butta via circa 30 chili di cibo all'anno. Uno dei motivi? La confusione tra le diciture sulle etichette alimentari: "Da consumarsi entro" e "Da consumarsi preferibilmente entro".
La prima - "Da consumarsi entro" - si riferisce alla sicurezza. A partire dalla data di scadenza indicata l'alimento inizierà a degradarsi, con potenziali rischi per la salute di chi lo consuma. La seconda - "Da consumarsi preferibilmente entro" - si riferisce invece alla qualità. A partire dalla data di scadenza indicata il prodotto potrebbe perdere solo le sue proprietà organolettiche, come il gusto e la consistenza, restando commestibile in sicurezza.
Per evitare la confusione e ridurre gli sprechi, la Commissione Ue ha proposto di aggiungere la nuova dicitura "Spesso buono oltre" sulle etichette dei cibi che si possono consumare senza rischi oltre la scadenza.
- I surgelati. Si possono consumare anche 1 o 2 mesi dopo la data di scadenza presente sulla confezione se conservati a -18°. Attenzione però: non devono essere stati precedentemente scongelati e poi ricongelati.
- Pane in cassetta o grattugiato. Se non c’è muffa, il pane in cassetta può essere consumato anche un mese dopo la scadenza. Il pane grattugiato anche 2 o 3 mesi, ma solo se conservato correttamente in un luogo asciutto e privo di umidità.
- Caffè e cioccolato. Li possiamo consumare tra i 6 mesi e i 12 mesi dopo la scadenza indicata, se opportunamente conservati. Trascorso questo periodo, perderanno le loro proprietà organolettiche ma senza diventare pericolosi per la salute.
- I cibi in scatola. Tonno, pelati, legumi possiamo mangiarli anche un anno dopo la scadenza. Non essendoci ossigeno all’interno, non si corre alcun rischio, a patto che siano stati conservati in un luogo fresco e asciutto, e che la confezione sia integra. Stesso discorso vale per tutti i tipi di conserve. In generale gli alimenti conservati nelle latte di metallo durano più di tutti, seguiti da quelli nelle confezioni di vetro e di plastica.
- Stessa sorte per pasta, riso e farina. Se ben conservati - chiusi ermeticamente, al chiuso e in un luogo non umido - si possono consumare anche un anno dopo la scadenza. Ti basterà controllare che non siano presenti insetti (o le classiche "farfalline") all’interno delle confezioni.
- Alimenti che - sempre se ben conservati lo ricordiamo - non hanno praticamente scadenza. Il sale e lo zucchero. Si chiamano "sostanze igroscopiche" poiché sono in grado di assorbire l'acqua che le circonda e aumentare così la loro sopravvivenza in cucina. Stesso discorso vale per gli snack salati e i biscotti, che possono essere consumati dopo qualche mese dalla scadenza, sebbene potrebbero avere perso fragranza e sapore.
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