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Giovedì, 25 Aprile 2024
La pandemia

Covid, gli ospedali si riempiono di bambini: ricoveri raddoppiati in 7 giorni

L'incremento riguarda soprattutto i neonati tra 0 e 6 mesi. Registrato anche il caso di un bambino senza altre patologie finito in terapia intensiva. Il report della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere

Cresce rapidamente il numero dei bambini che finisce in ospedale con il Covid. Seppure si parli ancora di cifre limitate, l'aumento è netto: casi più che raddoppiati in sette giorni. E' quanto emerge dalla rilevazione settimanale - dal 14 al 21 giugno - nei 4 ospedali sentinella e nei reparti di pediatria aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). I pazienti sono bambini molto piccoli (neonati tra 0 e 6 mesi che in una settimana sono quasi triplicati da 5 a 14 pazienti), "nei cui confronti atteggiamenti di prudenza possono facilitare il ricorso al ricovero", indica la Fiaso. Gli esperti precisato che "un aumento della circolazione del virus può determinare questo fenomeno, senza che sia sotteso un aumento della gravità delle sindromi". 

Per la prima volta da cinque settimane si registra un ricovero in terapia intensiva per Covid: si tratta di un bambino della classe 5-11 senza comorbidità. Sono segnalati inoltre due ricoveri  con Covid in intensiva, uno sotto i 6 mesi di età e l'altro della classe 12-18 non vaccinato.   

Guardando più in generale alla situazione ospedaliera, si nota che la curva dei ricoveri è piatta. Dopo il rallentamento progressivo delle precedenti settimane, la rilevazione del 21 giugno degli ospedali sentinella Fiaso mostra una sostanziale stabilità. In Rianimazione il 100% dei vaccinati ha altre patologie, mente solo il 27% dei soggetti fragili ha effettuato la quarta dose. Le variazioni settimanali dei pazienti Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive sono minime: nel periodo 14-21 giugno si assiste a una diminuzione di soli 2 ricoverati nei 20 ospedali aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.L'analisi geografica dei ricoveri evidenzia tuttavia come al Sud la curva continui a scendere (-8,8%), al Nord abbia un lievissimo rialzo (2,1%), mentre al Centro abbia invertito direzione e sia cresciuta (10,8%). Tra i ricoverati in terapia intensiva per Covid ovvero con sindromi respiratorie e polmonari il 37% risulta non vaccinato; tra i vaccinati, invece, quasi tutti ormai da oltre 4 mesi, il 100% è affetto da comorbidità.

"L'aumento della circolazione del virus con la nuova variante - dice Giovanni Migliore, presidente di Fiaso - ha determinato una battuta d'arresto nella riduzione dei ricoveri che dobbiamo attentamente monitorare e che potrà portare nelle prossime settimane a un lieve rialzo, come è già avvenuto in qualche regione". E aggiunge: "Va sottolineato, tuttavia, che ci sono ancora 10 milioni di italiani che non hanno fatto la terza dose vaccinale: la popolazione sottoposta a ciclo vaccinale primario è di circa 52 milioni mentre alla dose addizionale hanno aderito solo 42 milioni. Dati ancora più bassi per la quarta dose booster destinata agli anziani e ai più fragili: solo il 27% della platea di coloro ai quali è consigliata si è sottoposto a vaccinazione".  

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