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Sabato, 20 Aprile 2024
Vaccini innovativi

Vaccini Covid, arriva quello "a globuli rossi" e promette meno effetti collaterali

La nuova tecnologia è in fase di studio in Canada: i globuli rossi vengono modificati e iniettati, in modo che l’organismo li scambi per il coronavirus e monti le sue difese. Negli esperimenti hanno dimostrato di indurre la produzione di anticorpi, senza alcun effetto collaterale

La corsa al vaccino non accenna a fermarsi. Nonostante gli ottimi risultati ottenuti nell’ultimo anno, in tutto il mondo si continuano a studiare nuove formulazioni per colpire Sars-Cov-2, e le sue varianti, con prodotti più efficaci, di durata più lunga, o con meno effetti collaterali. Le tecnologie disponibili sono moltissime: Dna e mRna, virus inattivati, vaccini a vettore virale o a proteine ricombinanti. Nei laboratori della McMaster University, in Canada, si lavora però a qualcosa di completamente nuovo: globuli rossi modificati per traghettare gli antigeni di Sars-Cov-2 all’interno dell’organismo, e indurre una forte risposta immunitaria senza alcun pericolo di effetti collaterali.

Da un punto di vista scientifico, la nuova tecnica, descritta in uno studio appena pubblicato sulle pagine di Plos One, è piuttosto rivoluzionaria. Consiste nel prelevare dei globuli rossi, le cellule che trasportano l’ossigeno nel nostro sangue, e modificarli in provetta per attaccare alla loro membrana dei pezzetti della proteina spike di Sars-Cov-2. In questo modo, una volta reinfuse le cellule viaggeranno verso la milza, dove il sistema immunitario le scambierà per il coronavirus e preparerà le proprie difese, pronto per neutralizzare immediatamente Sars-Cov-2 al prossimo incontro.

In passato i globuli rossi bioingegnerizzati erano stati già utilizzati per trasportare molecole terapeutiche all’interno dell’organismo umano. Con l’idea di trasformarli in farmaci ad alta precisione con cui colpire tumori, o combattere malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Il loro utilizzo a scopo vaccinale, però, è una novità assoluta. Nello studio, i ricercatori canadesi hanno sperimentato l’efficacia del nuovo vaccino a globuli rossi su tre topi, dimostrando che è in grado di indurre la produzione di anticorpi neutralizzanti per un periodo di almeno due settimane, e in quantità comparabili a quelle che si vedono con i vaccini tradizionali.

Particolare interessante, i topi non hanno mostrato alcun segno di effetti collaterali in seguito alla vaccinazione: niente febbre, dolori, gonfiore nel sito di iniezione. Un vantaggio interessante rispetto  alle altre forme di vaccinazione esistenti, legato probabilmente all’assenza di adiuvanti, sostanze che vengono aggiunte di norma ai vaccini per potenziare la risposta immunitaria generata dall’iniezione, che nel caso dei globuli rossi biongegnerizzati non si sono rivelate necessarie.

La strada per trasformare simili ricerche in un vaccino vero e proprio, ovviamente, è ancora lunga. Ma a detta degli autori dello studio, si tratta di uno sforzo giustificato dalle enormi potenzialità della nuova tecnologia: potrebbe fornire un’alternativa personalizzata per persone particolarmente sensibili agli adiuvanti presenti nei vaccini, o più in generale per le tante persone che non vedono di buon occhio gli effetti collaterali (assolutamente lievi, ma comunque spesso presenti) che accompagnano molti vaccini tradizionali. Sviluppare e aggiornare un vaccino basato sui globuli rossi, inoltre, sarà un processo piuttosto rapido, se e quando la piattaforma tecnologica sarà stata rodata a sufficienza. E potrebbero quindi rivelarsi preziosi in caso di future epidemie, per fornire un’opzione vaccinale in tempi ancor più rapidi di quelli (già sorprendenti) che abbiamo visto nel caso di Covid 19.

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