Quanto tempo ci mette il tuo cervello per riprendersi da una sbornia
Potrebbe servirti molto più di una notte
Sicuramente il caffè col limone contro l’hangover andrà bene a Marco Mengoni, ma no, al nostro cervello non basterà. Un recente studio francese dimostra che per vedere miglioramenti significativi dopo il consumo di alcol, anche minimo, al nostro corpo servono ben 18 giorni. Pensate che il 60% dei partecipanti a questa ricerca presentava dopo 8 giorni dall’ultima “bevuta” diversi disturbi cognitivi, come la perdita di memoria e dell’attenzione.
18 giorni di sobrietà e i disturbi sono visibilmente migliorati. Ma quanto e cosa rischia chi beve? Oltre ad aumentare il rischio di malattie croniche come quelle cardiovascolari, tumori e malattie del fegato, un consumo cronico di alcol ha un effetto tossico anche sui neuroni, determinando danni permanenti strutturali e funzionali.
Nello stato di ubriachezza, l’alcol raggiunge tutti gli organi, attraverso il flusso sanguigno, e, quando arriva al cervello, è in grado di distruggere migliaia di neuroni, determinando un danno irreversibile. Pensate che con un’ubriacatura si perdono circa 100mila neuroni, tanti quanti quelli di una giornata di vita (Insomma, in una sbronza ci stanno… due vite)
Ma anche un consumo leggero è dannoso? È impossibile parlare di un consumo “sicuro”, almeno secondo il Crea, l’organo tecnico del Ministero dell’Agricoltura, il quale afferma che “Non c’è nessuna dose di alcol esente da rischio”. Sì, a quanto pare neanche il bicchiere di vino rosso ai pasti, raccomandato da cardiologi e nutrizionisti, è esente da rischi.
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