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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute Milano

"Donazione samaritana": malato cronico salvo grazie al rene di uno sconosciuto

La Lamborghini della polizia Stradale ha portato il rene in ospedale e l'operazione per il trapianto è iniziata subito dopo. Con il suo gesto, il donatore ha salvato la vita a uno sconosciuto

Un gesto d'amore, un regalo inaspettato. Una "donazione samaritana" per un uomo affetto da tempo da una grave insuffiecienza reale che è stato operato dopo aver ricevuto un rene da uno sconosciuto. E' successo al Policlinico di Milano. 

"Il rene - hanno spiegato dalla stessa struttura milanese - è giunto alle 13:22 con una Lamborghini della polizia Stradale, e il trapianto è iniziato subito dopo", quando il paziente - che non aveva potuto ricevere l'organo da sua moglie perché incompatibile - è entrato in sala operatoria.

A eseguire l'intervento è stato il dottore Mariano Ferraresso, direttore dell'unità operativa trapianti di rene del Policlinico, che ha ricevuto tre delle sei "donazioni samaritane" finora effettuate in tutta Italia. 

Il professor Ferraresso e il rene ricevuto al Policlinico di Milano, portato dalla Stradale

rene trapianto milano-2

"Il trapianto da donatore vivente, di cui la donazione samaritana è un caso particolare, - ha spiegato il medico - rappresenta oggi una valida possibilità terapeutica all’insufficienza renale cronica. Diversi studi scientifici hanno dimostrato una migliore sopravvivenza del rene trapiantato da donatore vivente rispetto a quello proveniente da donatore cadavere. Un ulteriore vantaggio è quello di offrire la possibilità di ridurre o addirittura evitare la dialisi, che influenza in maniera negativa sia la sopravvivenza dei pazienti che la durata dei reni trapiantati". 

Nonostante ci siano numerosi centri autorizzati ad effettuare questo intervento, "in Italia - ha sottolineato Ferraresso - il trapianto da donatore vivente rappresenta oggi meno del 10% dei trapianti eseguiti ogni anno. Recentemente però qualcosa si sta muovendo - ha concluso lo specialista - grazie all’impegno del centro nazionale trapianti, del nord Italia Transplant program e della regione Lombardia, che hanno messo la donazione da vivente tra le loro priorità".

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