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Sabato, 20 Aprile 2024
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Epatite sconosciuta, Bassetti indica l'adenovirus F41

"Non abbiamo ancora dato un nome e un cognome a questa epatite di origine sconosciuta, ma credo che l'indiziato più probabile rimanga l'adenovirus F41"

Il fatto che oggi si parli meno" dei casi di epatite acuta di origine misteriosa nei bambini "non vuol dire che l'attenzione sia scemata. Secondo me bisogna continuare a fare quello che stiamo facendo: mettere in comunione i nostri dati. Non è un'emergenza, in tutto il mondo 200 casi in 6-7 mesi, un po' come quelli che si vedevano prima del Covid perché casi di epatite sconosciuta in adulti e bambini ci sono sempre stati. Ci vuole tempo per chiarire alcuni punti. Non abbiamo ancora dato un nome e un cognome a questa epatite di origine sconosciuta, ma credo che l'indiziato più probabile rimanga l'adenovirus F41 o una coinfezione di questo con altro agente. Dopo di che, io credo che non è il caso di preoccuparsi: dobbiamo approfondire, ma evitiamo di creare allarmi".

Così all'Adnkronos Salute l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, fa il punto sui casi di epatite a causa ignota registrati a livello internazionale. "La scoperta di un nuovo virus non è una cosa immediata - ricorda - Anche per l'Hiv e l'Aids ci sono voluti 2 anni. L'opionione pubblica è abituata ad avere tutto e subito, ma non è così. Anche per Covid è accaduto questo, ci vuole tempo e studi per accertare di cosa si tratta. In generale, quando si può lavorare senza le luci delle ribalta lo si fa meglio".

L'epatite misteriosa dei bambini, 228 segnalazioni e ancora nessun perché 

ual è l’evoluzione, dai primi casi di epatite acuta di origine sconosciuta a oggi? "Il 5 aprile 2022, il Regno Unito ha notificato un aumento nel numero di casi di epatite in bambini precedentemente sani sotto i 10 anni. Il 12 aprile, il Regno Unito ha riportato che, oltre ai casi riportati in Scozia, erano stati identificati circa 61 casi sotto indagine in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, la maggior parte di età compresa tra 2 e 5 anni. Il 14 aprile, la Scozia ha riportato 13 casi sotto indagine di cui due coppie con link epidemiologici", ricorda l'Iss. La presentazione clinica dei casi nel Regno Unito era di epatite acuta grave con aumento delle transaminasi (Ast/ALT) superiore a 500 IU/L e in molti casi ittero - osservano gli esperti - Nelle settimane precedenti, alcuni casi avevano presentato sintomi gastro-intestinali tra cui dolore addominale, diarrea e vomito. La maggior parte dei casi non ha presentato febbre. Alcuni casi hanno usufruito di cure specialistiche in unità epatologiche pediatriche e alcuni di questi hanno ricevuto un trapianto di fegato".

Al 21 aprile 2022, casi di epatite acute in bambini sono stati riportati in Belgio, Danimarca, Francia, Irlanda, Olanda, Romania, Spagna, potenzialmente in Svezia, il 19 aprile in Israele (12 casi) e il 20 aprile in Italia (4 casi). La maggior parte dei paesi riporta un numero di casi limitato. Fa eccezione il Regno Unito che, al 21 aprile 2022, aveva identificato oltre 100 bambini di età inferiore a 10 anni con epatite acuta in totale 8 bambini hanno ricevuto un trapianto di fegato. Al di fuori dell’Unione Europea, al 15 aprile 9 casi di epatite acuta tra bambini di età compresa tra 1- 6 anni con test positivo per adenovirus sono stati riportati dalle autorità sanitarie dello stato americano dell’Alabama, alcuni di questi presentavano una infezione da adenovirus sierotipo 41.

“Al momento, riporta l’Ecdc nell’ultimo bollettino aggiornato al 23 aprile, non c’è una chiara correlazione tra i casi riportati. Nessun chiaro fattore di rischio epidemiologico è emerso tra i casi, così come nessuna associazione con i viaggi", conclude l'Iss.

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