Crolla la fertilità maschile: rischiamo di estinguerci (e la colpa potrebbe essere dei prodotti che compriamo)
Sì, abbiamo da poco superato la soglia degli 8 miliardi, ma l’uomo è in via d’estinzione
Tra figli unici e stili di vita errati, rischiamo di estinguerci e la colpa è della fertilità maschile che ha subìto un preoccupante crollo. Partiamo dai dati. Se negli ultimi 50 anni la quantità di spermatozoi si è più che dimezzata negli uomini di tutto il mondo, negli ultimi 20 il fenomeno ha avuto una brusca accelerazione. Dal 1973 al 2000, la conta spermatica si è ridotta in media dell’1% ogni anno. E, con il nuovo millennio si è iniziata a registrare una riduzione annuale ancora più marcata, di oltre il 2,6%.
Ma tutto questo perché deve preoccuparci? Perché si tratta di un fenomeno globale che interessa tutto il mondo. Le cause? Potrebbero essere molteplici. C’è chi ha indagato sui cattivi stili di vita (pensiamo al fumo, all’eccesso di alcol, alla scarsa attività fisica). E chi ha puntato il dito contro l’inquinamento ambientale.
Ma non è tutto. Più studi suggeriscono che la causa è probabilmente da ricercare in molti prodotti che acquistiamo quotidianamente, come saponi, lacche per capelli, profumi, smalti per unghie, deodoranti per ambiente, ma anche imballaggi alimentari e abbigliamento. Molti di questi prodotti contengono “ftalati”. Cosa sono? Sono sostanze chimiche, note come “plastificanti”, capaci di alterare il nostro sistema endocrino, causando problemi riproduttivi e di fertilità. E alcune ricerche hanno dimostrato anche che possono influenzare i livelli di testosterone e la funzione testicolare negli uomini adulti.
Gli studi sono tanti, ma è molto probabile che la crisi della fertilità maschile origini dalla somma di tutti questi fattori. Ma quindi rischiamo davvero l’estinzione? Il declino della conta spermatica non ha riscontrato importanti effetti sulla natalità: la popolazione, come abbiamo visto, cresce ancora.
Tuttavia, c’è un dato da considerare: questa crescita ha accelerato nell’ultimo secolo, per poi rallentare negli anni Settanta, quando in molti Stati del Nord America e d’Europa il numero medio di nuovi nati per ogni donna è sceso sotto i 2. La conosciamo, questa è l’era del figlio unico: da due individui ne nasce uno solo.
Se il tasso di natalità mondiale, ora al 2.3, dovesse scendere anche in altri paesi sotto i 2, la popolazione sulla Terra, inevitabilmente, inizierebbe a decrescere. Ma, secondo gli esperti, possiamo fare qualcosa per salvarci dall’estinzione. Accelerare la conversione ecologica, correggere gli stili di vita scorretti e adottare diete più sane.
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