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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Influenza, quest'anno colpirà almeno 5 milioni di italiani: ma c'è l'incognita meteo

Gli esperti fanno le previsioni per la stagione invernale: "Molto dipenderà dal meteo: se l'inverno dovesse essere più lungo e freddo, sicuramente si avranno più malati". E ricordano: è "vera influenza" solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente

Addio estate, all'orizzonte si profila la nuova stagione influenzale. L'influenza che verrà causerà in Italia un'epidemia di "intensità media", che costringerà a letto "non meno di 5 milioni di persone" - alle quali se ne sommeranno "almeno altrettante colpite da sindromi parainfluenzali" - ma che potrebbe anche riservare sorprese perché "molto dipenderà dal meteo: se l'inverno dovesse essere più lungo e freddo, sicuramente si avranno più malati". E' la previsione di Fabrizio Pregliasco, che a Milano è virologo e ricercatore del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell'università degli Studi, e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi.

A Milano oggi l'esperto ha diffuso le sue stime in occasione del tradizionale incontro sul tema promosso da Assosalute-Federchimica, l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione. I calcoli dello specialista si basano sull'andamento dell'influenza nell'altra metà del pianeta, dove le stagioni sono invertite. "Nell'emisfero australe la stagione influenzale sta scorrendo con bassi livelli di diffusione - spiega Pregliasco - e con una prevalenza del virus A/H1N1" che fu responsabile della pandemia del 2009, "anche se in quest'ultima parte di stagione rimane l'incognita del contributo del virus B che potrebbe innalzare il bilancio complessivo".

Influenza, la "lezione" dello scorso anno

Lo scorso inverno è accaduto qualcosa di parzialemente inatteso: il virologo invita a "non abbassare mai la guardia. Quanto è successo l'anno scorso ce l'ha ricordato chiaramente. Ci aspettavamo una stagione influenzale di media intensità e invece è stata una delle più pesanti degli ultimi anni. Una lezione che non dobbiamo dimenticare". Se sotto il termine generico di "influenza" si tende a comprendere una grande varietà di forme infettive, Pregliasco ricorda che si può parlare di "vera influenza" solo se ci sono tre condizioni presenti contemporaneamente: febbre elevata (più alta di 38 gradi) a insorgenza brusca; sintomi sistemici come dolori muscolari-articolari; sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione-secrezione nasale o mal di gola. In tutti gli altri casi si parla di "infezioni respiratorie acute o sindromi parainfluenzali".

Influenza e virus cugini

Discorso diverso per tutte quelle sindromi (numerosissime) da "virus cugini" che "colpiranno - precisa all'AdnKronos Salute - almeno altri 5 milioni di italiani, se non di più". Il virologo ammonisce sull'importanza della profilassi: "Il vaccino antinfluenzale è un salvavita per le persone fragili, ovvero tutti gli anziani sopra i 65 anni e i malati cronici per i quali l'influenza potrebbe determinare complicanze - afferma - e può rappresentare un'opportunità di riduzione dell'assenteismo scuola-lavoro e del rischio di contagiare soggetti fragili della propria famiglia. Non protegge da tutte le forme non dovute a virus influenzali e a volte non evita completamente la malattia, ma ne attenua i sintomi e il rischio di complicanze".

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