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Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

La malattia di La Peyronie, un problema per 'lui' che può manifestarsi ad ogni età

Conosciuta anche con il nome di 'pene curvo', è una particolare malattia che colpisce il 5,7% degli uomini over 50: ecco di cosa si tratta 

Sono in pochi a conoscerla, nonostante colpisca un uomo ogni 20 sopra i 50 anni, anche se può manifestarsi a qualsiasi età. Parliamo della malattia di La Peyronie, detta anche 'del pene curvo', un particolare fenomeno che affligge circa il 5,7% dei maschi over 50. 

Cos'è la malattia di La Peyronie

La patologia conosciuta con il nome di malattia di La Peyronie colpisce l'organo sessuale maschile ed è caratterizzata dalla formazione anomala di tessuto fibroso-cicatriziale in corrispondenza dei corpi cavernosi. Un fenomeno che si riflette in maniera negativa sulla funzionalità erettile, dando luogo a una condizione medica chiamata pene curvo. Ma cosa provoca la formazione di tessuto fibroso-cicatriziale? La principale causa secondo gli esperti è data da traumi al pene, spesso dovuti ad incidenti fortuiti o ad alcune pratiche sessuali. La diagnosi è abbastanza semplici, visto che il pene curvo mostra dei particolari segni difficili da confondere con altro. Come si cura? Il trattamento terapeutico dipende dalla gravità della malattia: si passa dalle situazioni meno gravi, curabili con un trattamento farmacologico, fino a quelli più gravi in cui è necessario l'intervento chirurgico.

Malattia di La Peyronie, un nuovo trattamento

Della malattia di La Peyronie si parlerà  al Congresso macroregionale della Società Italiana di Andrologia (presso Villa Donatello a Sesto Fiorentino) dove saranno diffusi i dati relativi al trattamento della malattia con collagenasi di clostridium histolyticum. ''In due anni a Firenze - spiega il professor Nicola Mondaini, presidente del Congresso e primo in Italia ad applicare questo trattamento entrato nelle linee guida americane e prossimamente europee della terapia mininvasiva - sono stati trattati 500 pazienti, un numero che rappresenta la casistica più grande del mondo, con un età media di 55 anni; 82% sono coloro che si sono dichiarati contenti del risultato, quantificabile in un miglioramento medio di 20 gradi con punte fino ai 40. Nell'ultimo anno abbiamo compreso come la precocità del trattamento sia fondamentale per poter arrivare a risultati impensabili fino a pochi mesi fa, tanto che i centri che la applicano in Italia sono passati da 3 nel 2017 a 46 oggi''. 

''E' importante - dichiara il dottor Andrea Cocci, responsabile web Società Italiana di Andrologia e chiamato a contribuire alla linee guida europee sulla malattia - far capire ai pazienti che devono stare attenti alle troppe fake news sulla patologia che circolano su internet e rivolgersi sempre a medici qualificati''. Una malattia che non è solo del singolo ma anche della coppia dato che, come sottolinea la psicosessuologa Gaia Polloni, ''nei casi più gravi a rendere impossibile l'attività sessuale col partner''.

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