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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sale l'allerta

Torna anche il virus della polio: primo 'caso' in Europa dopo quasi 40 anni

Burioni: "Se non siete vaccinati provvedete immediatamente". Cosa sta succedendo? Quali sono i rischi per la popolazione? Chi deve vaccinarsi?

Non bastava il covid, le epatiti acute nei bambini e il vaiolo delle scimmie, ora torna anche la polio. Dopo quasi 40 anni di assenza il virus è tornato a circolare a Londra, mettendo in allerta tutta la comunità medico-scientifica. L’allarme è stato lanciato dalla Uk Heath Security Agency (Ukhsa), che in collaborazione con la Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (Mhra), ha trovato il poliovirus nelle fogne della città. In particolare, tracce di polio sono state trovate nei campioni di acque reflue raccolti dal London Beckton Sewage Treatment Works nel Nord e nell'Est della metropoli inglese. La cosa è abbastanza strana visto che il Paese è stato dichiarato ‘polio-free’ nel 2003 e che l’ultimo caso di forma selvaggia della poliomielite nel Regno Unito risale al 1984. Cosa sta succedendo? Quali sono i rischi per la popolazione? Chi deve vaccinarsi?

Vaiolo delle scimmie, per chi è "raccomandato" il vaccino

Torna la polio a Londra: cosa sta succedendo 

"E’ normale ogni anno che vengano rilevati da uno a 3 poliovirus 'simili al vaccino' nei campioni di acque reflue del Regno Unito – spiega l'Ukhsa - Questi 'casi' sono però collegati a persone vaccinate all'estero con il vaccino orale (Opv), le cui tracce finiscono poi attraverso le feci nelle fogne". La situazione attuale invece è ben diversa, in quanto vari tipi di poliovirus sono stati trovati nelle acque reflue della città tra febbraio e marzo. "Il virus ha continuato a evolversi ed è ora classificato come un poliovirus di tipo 2 (Vdpv2) derivato da un vaccino che in rare occasioni può causare malattie gravi, come la paralisi, in persone che non sono completamente vaccinate", tranquillizza l'Ukhsa. E’ tuttavia probabile "che ci sia stata una certa diffusione del virus nella zona Nord ed Est di Londra tra persone collegate e ora rileviamo il ceppo di poliovirus di tipo 2 attraverso le loro feci". “Le indagini puntano a stabilire se si sta verificando una trasmissione nella comunità", chiarisce l’Ukhsa. Chi è più a rischio?

Vanessa Saliba: “Il rischio per le persone è estremamente basso”

La notizia non può che preoccuparci ma Vanessa Saliba, epidemiologa dell'agenzia, chiarisce che "il poliovirus di derivazione vaccinale è raro e il rischio per le persone in generale è estremamente basso". Grazie alla copertura vaccinale la maggior parte della popolazione del Regno Unito è protetta dal virus della polio, "ma in alcune comunità con bassa copertura vaccinale alcune persone potrebbero essere a rischio", avverte l’esperta. 

Burioni: "Se non siete vaccinati provvedete immediatamente"

Preoccupato il virologo Roberto Burioni. "A Londra c'è di nuovo il virus polio, che non si vedeva da 40 anni. Se avete avuto la pessima idea di non vaccinare i vostri figli contro la polio, o non siete vaccinati, provvedete immediatamente. Spiego meglio: l'uomo è l'unico ospite naturale del virus della polio, quindi se nelle fogne di Londra c'è il virus significa che a Londra c'è gente che ha in questo momento la polio", ha scritto il virologo in un tweet in merito alla recente scoperta.di tracce del virus della polio a Londra.

Roberto Burioni polio-2

La storia della poliomelite

La poliomielite (polio), detta anche “paralisi infantile” o “malattia di Heine-Medin”, è un’infezione che ha origine fin dalla preistoria. Le principali epidemie di polio erano praticamente sconosciute prima del xx secolo ma poi dal 1880 in poi si iniziarono a diffondere in tutta Europa, soprattutto nelle città dei paesi sviluppati durante i mesi estivi. Basti sapere che negli anni 1940 e 1950, quando ci fù il picco delle infezioni, la poliomielite uccideva o paralizzava più di mezzo milione di persone nel mondo ogni anno. La malattia è conosciuta per aver causato paralisi e morte per gran parte della storia umana. Colpisce i motoneuroni situati nel midollo spinale con degenerazione neuronale e quindi paralisi e atrofia muscolare, in ultimo deformazioni ossee. I primi tentativi di ottenere un vaccino furono compiuti da Thomsen in Danimarca nel 1913-14, poi ne seguirono altri fino a quando nel 1949, John Franklin Enders, Thomas Huckle Weller e Frederick Chapman Robbins, poi insigniti nel 1954 del Premio Nobel proprio per tale scoperta, misero a punto il metodo per far crescere in colture cellulari i virus, aprendo la strada all’individuazione di un vaccino. In Italia la vaccinazione di massa iniziò nella primavera del 1964, diventando obbligatoria a partire dal 1966.

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