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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sesso, disfunzione erettile: come combatterla e quali comportamenti evitare

Se si parla di adulti sani, spesso il problema è soltanto psicologico. Ma talvolta il deficit dell'erezione può essere la spia di patologie più serie. Ne abbiamo parlato con l'andrologo Andrea Militello

Che cos’è la disfunzione erettile? Quali sono i comportamenti da evitare? E le pillole del piacere sono un rimedio a cui si può far ricorso senza pensarci troppo, o vanno piuttosto considerate come una extrema ratio? Iniziamo con una premessa: la disfunzione erettile, spesso indicata con il termine di impotenza, consistente nell'incapacità del soggetto di sesso maschile a mantenere un'erezione sufficiente durante un rapporto.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 13% della popolazione maschile deve fare i conti con questo problema: ciò significa che 1 maschio adulto su 8 soffre di un deficit dell’erezione. 

La disfunzione erettile colpisce soprattutto gli uomini più in là con gli anni, ma può comparire a tutte le età. A volte, se si parla di adulti sani, non si tratta di un problema organico, ma psicologico. Questo significa che non sempre una pillola risolve il problema e che, anzi, può comportare ulteriori problemi (come ad esempio la perdita di fiducia in se stessi, o la dipendenza psicologia dalle pillole). 

Altre volte però le cause possono essere dovute a patologie, in alcuni casi anche gravi. E dunque è bene prestare attenzione. Un recente studio condotto dall’Università di Padova ha ad esempio evidenziato che in termini statistici questa patologia "predice rischi di problemi cardiaci e quindi una attesa di vita inferiore". 

Un campanello d'allarme per il sistema cardiovascolare

Se è dunque vero che in presenza di casi sporadici è meglio non drammatizzare, è altrettanto vero che il deficit dell’erezione può essere spia di un problema più serio che non può essere preso sottogamba. "Spesso la disfunzione erettile è un campanello di allarme, un preavviso che il sistema cardiovascolare sta perdendo il suo equilibrio, non sia in piena efficienza, e spesso il primo organo a soffrire è proprio il pene nella sua funzione erettile" spiega a Today Andrea Militello, specialista in Andrologia e Urologia a Roma. Che cosa fare dunque? "Innanzitutto non facciamoci prendere dal panico, esiste lo specialista indicato per un giusto percorso diagnostico e terapeutico che è l’andrologo. Spesso, una volta appurate le cause che possono essere ormonali o vascolari o farmacologiche o metaboliche, e talvolta anche solo e squisitamente psicogene, si può intraprendere un giusto percorso terapeutico". 

Disfunzione erettile, i comportamenti da evitare

Ovviamente la prima cura è la prevenzione. "La disfunzione erettile può vedere spesso alla sua base una problematica vascolare - spiega Militello -, quindi sarebbe opportuno e indicato un corretto stile di vita in cui siano presenti una giusta alimentazione, una corretta e moderata attività fisica, mentre trova divieto assoluto l’uso e l’abuso del fumo". 

Le cure disponibili

Se però cambiare stile di vita non dovesse bastare, "oggigiorno ci sono alternative fisiche che vanno dall’uso delle onde d’urto a bassa intensità all’uso dei fattori di crescita". 

E poi ci sono le pillole del piacere (cialis, viagra e affini). "Questi  farmaci entrati in commercio dal 1998 hanno un po’ rivoluzionato il modo di affrontare questa patologia offrendo allo specialista la possibilità di cura". Purtroppo però "spesso esistono delle automedicazioni e degli abusi di tale molecole, non dimentichiamoci che gli enzimi su cui queste molecole agiscono non sono solo presenti sui corpi cavernosi ma anche su altri organi con la possibilità di effetti collaterali importanti. E’ quindi obbligatorio che il loro uso sia indicato e monitorizzato dallo specialista andrologo". 

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