Paese che vai, malattia che trovi: perché le zanzare restano il pericolo numero 1
Estate, tempo di vacanze. Come sempre i luoghi esotici e caldi sono i più gettonati, ma attenzione, ogni posto nasconde i suoi pericoli: ecco la mappa per viaggiare senza correre rischi
Tempo d'estate, tempo di vacanze. Come ogni anno milioni di italiani si preparano a partire in occasione delle tanto agognate ferie estive. Luoghi caldi ed esotici come l'Asia, il Sud America o l'Africa sono tra i più gettonati, ma bisogna stare attenti, perché questi posti nascondono diversi pericoli dal punto di vista sanitario. Dalle malattije trasmissibili con cibi e bevande come l'epatite A, la febbre tifoide o il colera, fino a quelle trasmesse dagli insetti come la malaria o il virus del dengue, sono diversi i fattori a cui fare attenzione per potersi godere al meglio le meritate vacanze, senza incorrere in problemi di salute anche gravi. Per questo motivo l'Istituto Pasteur ha preparato una semplice guida per i viaggiatori, una mappa per muoversi agevolmente senza correre rischi.
Zanzare, pericolo pubblico numero 1
Tra tutti gli insetti che esistono al mondo, le zanzare restano il più grande nemico dell'uomo e il vettore con cui determinate malattie si diffondono con maggiore frequenza. Per capire al meglio i pericoli che si corrono dopo una puntura e come comportarsi in caso di infezione, abbiamo chiesto lumi alla dotto.ssa Alessandra Della Torre, ricercatrice dell’Istituto Pasteur Italia e coordinatrice del gruppo di ricerca di Entomologia Medica del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza di Roma.
Considerando le zanzare come pericolo numero 1, quali sono le zone del mondo più a rischio?
“Tutte le zone tropicali, considerate anche le alte temperature, possono considerarsi pericolose da questo punto di vista. In particolare, in Africa c'è maggior rischio di contrarre la malaria, mentre altri virus come il dengue sono più diffusi in Asia e Sud America.
Quali sono le specie più pericolose e perché?
“Per capire quali sono le specie di zanzare più pericolose va fatta una distinzione tra malaria e virus. Per quest'ultimi, l'insetto da tenere a distanza è la Aedes aegypti, una specie molto vicina alla 'nostra' zanzara tigre, presente soltanto nelle aree tropicali e in grado di trasmettere virus in maniera più efficiente. Le zanzare Aedes possono trasmettere anche virus di cui si è parlato molto nei media come Zika e Chikungunya. Invece il parassita della malaria viene trasmesso dalle zanzare Anopheles, le quali esistono in diverse specie in tutti i continenti, anche se le più pericolose si trovano in Africa. Va ricordato che le zanzare non sono portatrici di queste malattie, ma le contraggono da un organismo infetto, poi il patogeno si moltiplica all'interno dell'insetto, che lo trasmette al 'bersaglio' successivo con la puntura. Soltanto in alcuni casi, una zanzara mamma infetta può trasmettere la malattia alle uova”.
Che tipo di precauzioni si possono prendere?
“Esistono zanzare notturne e diurne. Quelle della malaria sono notturne, in quel caso bisogna proteggersi dal tramonto all'alba. Quando si dorme è consigliabile munirsi di zanzariere o aria condizionata (altro deterrente) e quando si esce nelle ore serali è sempre meglio indossare indumenti a maniche lunghe, scarpe chiuse e utilizzare dei prodotti repellenti. Esistono prodotti repellenti appositamente mirati a proteggere contro punture quando si va in vacanza in luoghi tropicali endemici per malaria o virus trasmessi da zanzare. Per quanto riguarda quelle diurne, proteggersi è più complicato. Il caldo rende difficile coprirsi con gli indumenti adatti e i repellenti hanno sempre un effetto di qualche ora”.
Cosa attira le zanzare?
“Innanzitutto l'anidride carbonica, poi da minore distanza gli odori emessi da ciascuno di noi. Le specie che causano più problemi hanno preferenza per l'uomo, operano questa scelta attraverso gli odori del sudore, delle molecole, alcune delle quali prodotte da microorganismo. Una delle nostre ricerche sta cercando di capire se esiste una maggiore attrazione per le donne in gravidanza, soprattutto per gli effetti del virus Zika, che sugli adulti provoca una febbre alta, ma sopportabile, mentre sul feto ha effetti devastanti”.
Cosa fare dopo essere stati punti?
“In seguito ad una puntura non bisogna fare nulla. In caso di infezione i primi sintomi possono comparire dopo 5-6 giorni per i virus e dopo due settimane per la malaria. Il consiglio, per chi ha intenzione di visitare luoghi esotici ad alto rischio per la massiccia presenza di zanzare, è quello di seguire le indicazioni del Ministero della Salute in base al Paese che si intende visitare”.
Come capire se la puntura ricevuta è potenzialmente pericolosa?
“Purtroppo non esiste alcun segnale preciso. Le reazioni alle punture sono molto individuali, però se uno viene punto in Africa, sa a quali rischi va incontro. Le zanzare sono diverse dalle zecche, altro insetto in grado di trasmettere virus e batteri, la cui puntura provoca dei segni immediati e visibili. Per le zecche è sempre consigliabile estrarre l'animale con cura, stando attenti a non spezzarla. Questo insetto provoca una lesione nella pelle e stabilisce un legame molto saldo con l'organismo che attacca. In caso di estrazione è sempre meglio conservare l'animale per portarlo in uno studio che lo possa analizzare, così da scoprire se è infetto e da cosa.
Quali sono i sintomi da notare?
“Per la malaria i primi sintomi si notano dopo un paio di settimane e sono une febbre molto alta, sopra i 40 gradi, con periodi di sfebbramento associati a mal di testa e dolori muscolari. Poi subentra un'anemia molto grave e se non si corre ai ripari si rischiano problemi cerebrali più gravi. A questo stadio è più complicato curare la malattia. Invece, per quanto riguarda il virus dengue, per cui non esiste una cura specifica, i sintomi sono una febbre alta non intermittente, eritema e dolori articolari, tanto che in alcune zone viene definita 'febbre spaccaossa'”.
Come confermato dalla dott.ssa Della Torre, le zanzare rimangono il pericolo numero uno, come mostrato anche da uno studio della fondazione di Bill Gates, che mostra come, tra tutte le specie animali, le zanzare siano al primo posto come causa. Proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica e fornire un servizio utile per tutelare le persone, è stata realizzata l'applicazione ZanzaMapp, che consente di di segnalare la presenza di zanzare e di consultare la mappa aggiornata in tempo reale, ma anche ad istituzioni, amministrazioni, enti ed università di collaborare finalmente per il controllo di questo fastidioso insetto. Il progetto è quello di realizzare un'app che funzioni a livello globale, che si chiamerà Global Mosquito Alert, con lo scopo di utilizzare i dati dei cittadini su scala globale.
Nella pagina successiva la mappa e i consigli dell'Istituto Pasteur Italia
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