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Martedì, 23 Aprile 2024
Casi in aumento

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: "Chi è vaccinato dovrebbe essere coperto"

L'infettivologo del San Martino di Genova: "Non esiste una cura specifica, dobbiamo fare molto bene il tracciamento"

Matteo Bassetti non nasconde che un po' di preoccupazione c'è. Commentando il primo caso di vaiolo delle scimmie registrato in Italia (si tratta di un ragazzo tornato da un viaggio alle Canarie), l'infettivologo del San Martino di Genova spiega che per fermare subito l'avanzata del virus è necessario potenziare l'attività di tracciamento. "Avevo detto che avremo avuto dei casi in Italia di vaiolo delle scimmie", premette il camice bianco raggiunto dall'Adnkronos. "Spagna e Portogallo sono dietro l'angolo. Ora è un problema europeo e globale, dobbiamo fare molto bene il tracciamento e far sì che si fermi un focolaio che è partito".

"Una cosa positiva è che chi è vaccinato per il vaiolo dovrebbe essere coperto", dice l'infettivologo, "ma questa vaccinazione dal 1974 in poi non è stata fatta. Una parte importante della popolazione non ha il vaccino del vaiolo e potrebbe essere scoperta", avverte. "Non c'è una cura specifica per il vaiolo, in genere queste forme si autolimitano, hanno una durata e poi si risolvono. I rischi - spiega Bassetti - sono quelli di un'infezione intra-umana, ovvero che ci possa essere trasmissione a più persone se esce da questi cluster che abbiamo avuto soprattutto tra persone omosessuali, e può diventare un problema".

Cos'è il vaiolo delle scimmie e quali sono i sintomi

I casi di Monkeypox virus in Europa (e non solo) sono in rapido aumento con decine di infezioni registrate negli ultimi giorni, di cui nove nel solo Regno Unito. Il vaiolo delle scimmie è un'infezione virale solitamente associata ai viaggi in Africa occidentale. La trasmissione all'uomo può avvenire attraverso il contatto con un animale o un essere umano infetto o con materiale corporeo umano contenente il virus. La trasmissione tra gli esseri umani avviene principalmente attraverso grandi goccioline respiratorie. Poiché le goccioline non possono viaggiare lontano, è necessario un contatto faccia a faccia prolungato. Il virus può anche entrare nel corpo attraverso fluidi corporei, materiale della lesione o contatto indiretto con materiale della lesione.  

I sintomi includono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi ed esaurimento. In genere si sviluppa un'eruzione cutanea. Questo spesso inizia sul viso e poi si diffonde ad altre parti del corpo, compresi i genitali.  

L'eruzione cutanea attraversa diverse fasi e può assomigliare alla varicella o alla sifilide, prima di formare finalmente una crosta, che in seguito cade. La differenza nell'aspetto da varicella o sifilide è l'evoluzione uniforme delle lesioni. Il periodo di incubazione è in genere da 6 a 16 giorni, ma può arrivare fino a 21. Quando la crosta cade una persona non è più infettiva. 

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