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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Nausea e febbre, Natale a letto per 300mila italiani: tutta colpa dei "virus cugini"

In questi giorni i virus 'cugini' dell'influenza sono molto più diffusi rispetto all'influenza vera e propria. Tutta colpa degli sbalzi termici. I semplici consigli del virologo: "L'importante, in questi casi, è ricorrere ad un'automedicazione responsabile, senza eccessi"

Malanni di stagione, nulla di più. Ma Natale "rovinato" per tanti italiani a letto malati. Non è influenza però: nausea, vomito, crampi allo stomaco, oppure mal di gola, febbre e raffreddore. "Complici gli sbalzi termici di questi giorni, e le temperature tornate ad essere insolitamente miti, i virus 'cugini' dell'influenza sono ancor più diffusi rispetto all'influenza vera e propria. Se, infatti, i dati indicano più di 200 mila casi di sindromi influenzali nell'ultima settimana, possiamo stimare che almeno 300 mila persone faranno i conti nella settimana di Natale con i virus 'cugini', soprattutto di  tipo gastroenterico, ma anche respiratorio". Lo dice all'Adnkronos il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco, ricordando però come in questi casi sia possibile solo fare delle stime, in mancanza di un sistema di monitoraggio ad hoc.

Virus cugini simil-influenzali: che cosa fare

Per i virus simil-influenzali infatti non c'è una rilevazione nazionale, come quella dei medici sentinella dell'influenza. Se per far 'decollare' l'influenza occorre il freddo, i patogeni simil-influenzali amano gli sbalzi termici, e il clima insolitamente mite di questi giorni li favorisce, ricorda il virologo. A diffondere i malanni stagionali nelle famiglie riunite per le feste "sono spesso i bambini. E il rischio - avverte Pregliasco - è quello di incappare in malesseri anche pesanti, che però per fortuna si risolvono in genere dopo pochi giorni. L'importante, in questi casi, è ricorrere ad un'automedicazione responsabile, senza eccessi, per non mascherare eventuali sintomi 'spia' di altri problemi di salute. In caso di malesseri persistenti, o particolarmente violenti - raccomanda il virologo - è bene consultare il medico".

Se si riscontrano sintomi come nausea, vomito, crampi allo stomaco, oppure mal di gola, febbre e raffreddore sarebbe opportuno se possibile evitare riunioni, incontri e cenoni per non trasformarsi in 'untori', senza forzarsi a tavola. "E' bene curare soprattutto l'idratazione, oltre all'igiene delle mani, cruciale per cercare di contenere la diffusione dei virus - raccomanda Pregliasco -E' normale che resti un senso di nausea e inappetenza, che rischia di rovinare i giorni di festa".  Nulla, in quasi tutti i casi, che un buon riposo non possa curare.

Influenza, il picco è atteso per fine gennaio 2020

Secondo l'andamento delle curve epidemiche, sovrapponibile a quello della scorsa stagione, il picco dell'influenza è atteso per la fine del mese di gennaio.

Che cosa differenzia l'influenza dai virus cugini?  L'influenza si distingue da tutte le altre forme parainfluenzali per la presenza di tre caratteristiche: insorgenza brusca della febbre oltre i 38°C; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola).

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