rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
SALUTE

Niente alcol per i futuri papà: "Rischi per il bambino"

Non solo le mamme, ma anche i padri dovrebbero dire addio agli alcolici quando si cerca una gravidanza, per evitare danni al feto

Ogni aspirante mamma sa che quando si programma una gravidanza bisogna seguire una dieta sana, fare attività fisica e soprattutto smettere di fumare e bere alcol. Ma secondo i più recenti studi, ad astenersi dagli alcolici non dovrebbero essere solo le future mamme: anche i papà devono stare attenti perché le loro abitudini alcoliche prima del concepimento possono incidere sull’esito della gravidanza e sulla salute del feto e del bambino. A dirlo è l’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr), che in collaborazione con il Centro di riferimento alcologico della Regione Lazio, diretto da Mauro Ceccanti, ha pubblicato uno studio sulla rivista Addiction Biology.

Come ha spiegato Marco Fiore, ricercatore dell'Ibcn-Cnr e coordinatore dello studio insieme al collega d'Istituto Roberto Coccurello, “secondo i dati del nostro esperimento l'esposizione paterna prenatale ad alcol è in grado di influenzare lo sviluppo dei piccoli e in particolare il corretto funzionamento delle cellule del sistema nervoso centrale”. Soprattutto, ha precisato Fiore, “l'alcol inciderebbe sul fattore Ngf, scoperto da Rita Levi Montalcini più di cinquant'anni anni fa e che le è valso il premio Nobel per la medicina nel 1986, elemento chiave per la sopravvivenza e la funzionalità di diverse popolazioni cellulari neuronali e non neuronali, e sul Bdnf, coinvolto prevalentemente nella fisiopatologia cerebrale”. Questi due fattori insieme, quindi, “costituiscono degli indicatori chiave del danno indotto dall’intossicazione da alcol”.

Come avviene il passaggio dal padre al alcolista al figlio? “Sicuramente l'alcol influenza il Dna paterno: direttamente tramite mutazioni, oppure indirettamente tramite meccanismi epigenetici. Sono aspetti ancora in fase di studio", ha precisato Fiore. Il lavoro è stato condotto somministrando a un topino maschio bianco di laboratorio l'equivalente di alcol corrispondente nell'uomo adulto a un consumo cronico pluriennale. Le cavie sono state fatti poi accoppiare con delle femmine che non avevano assunto alcol. "I risultati hanno inoltre dimostrato che l'esposizione paterna è in grado di indurre nei figli una maggiore sensibilità agli effetti gratificanti dell'alcol, che potrebbe determinare nella vita adulta un maggior rischio di abuso di questa sostanza", è la conclusione di Roberto Coccurello dell'Ibcn-Cnr. "Anche per questo aspetto è possibile osservare una trasmissione transgenerazionale del consumo di alcol attraverso meccanismi epigenetici che indagheremo nelle prossime ricerche. In ogni caso il consiglio per gli uomini è di limitare al massimo il consumo di alcol in previsione di una gravidanza".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Niente alcol per i futuri papà: "Rischi per il bambino"

Today è in caricamento