rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
SALUTE

Alla ricerca della cura giusta: "In Italia altri tre casi simil-Stamina"

L'annuncio del direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Luca Pani: "Altri casi simil-Stamina, alcuni sono gravissimi". Nel mirino cellule staminali estere e cure alternative non in regola

ROMA - Cellule staminali "miracolose". Cure alternative pagate dal servizio sanitario nazionale ma non in regola. E canali esteri che promettono la guarigione. Non è Stamina l'unica "mela marcia" della medicina italiana. Anzi. "Ci sono altri tre casi simil-Stamina in questo momento in Italia e alcuni sono gravissimi" ha annunciato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Luca Pani, durante l'audizione di lunedì in commissione Sanità del consiglio regionale della Lombardia. "Sui tre casi - ha chiarito il numero uno dell'Aifa - stiamo lavorando coi Nas. Due ispezioni sono state fatte e una la faremo nei prossimi giorni". 

Sui nomi delle tre strutture nel mirino di Pani è ancora mistero, ma secondo "Il Mattino" uno dei centri sotto inchiesta sarebbe la clinica Villa Floria, di Mignano Montelungo in provincia di Caserta, dove si offrirebbe una cura alternativa a quelle ufficiali per Parkinson, Sla e cancro, in alcuni casi sovvenzionata dal servizio sanitario nazionale. Il direttore sanitario, Giovani de Luca, però non ci sta e respinge le accuse.

"Non c'entriamo nulla con Vannoni, siamo agli antipodi - ha risposto -. Siano anti-Stamina e non vogliamo assolutamente essere confusi, ma nemmeno accostati. Qui pratichiamo solo terapie, regolarmente autorizzate e diffuse in numerosissimi ospedali, con fattori di crescita: la cosiddetta "pappa piastrinica" che serve a stimolare nel paziente lo sviluppo di cellule staminali proprie, in modo da accelerare i processi di guarigione".

Le altre strade, invece, porterebbero all'estero: dal Giappone all'Ucraina. Secondo quanto denunciato dalla ricercatrice e senatrice a vita, Elena Cattaneo, alcuni medici pubblicizzerebbero "staminali giapponesi", offerte per curare diverse patologie. "Io stessa - ha spiegato la Cattaneo - ho ricevute lettere da pazienti ai quali alcuni medici in alcune strutture avevano proposto per malattie gravi staminali giapponesi. Mi veniva riferito - ha raccontato - che ai pazienti era stato detto che arrivavano direttamente dal Giappone, ma che cellule fossero il medico non lo sapeva. Ad essere certo era senz'altro il costo ed il fatto che "non facevano male". Ho esortato in ogni caso a non procedere e ad informare chi di competenza. Io stessa - ha concluso - non ho potuto fare altro che informare chi indaga in tali direzioni". 

Accantonato il Giappone, resta sempre la pista ucraina. In rete, infatti, sarebbe presente un ente ucraino che propone a pagamento iniezioni di altre presunte cellule per curare numerose patologie, con riferimenti a medici italiani da poter contattare. 

Protesta al ministero della Salute: "Sì a Stamina, sì alla vita"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Alla ricerca della cura giusta: "In Italia altri tre casi simil-Stamina"

Today è in caricamento