Imparare le lingue? Tutta una questione di "cervello"
Imparare le lingue non è sempre così facile. Ora sappiamo perché alcuni fanno molta più fatica
Imparare le lingue è un processo complicato e che non a tutti riesce bene. Come mai? Un gruppo di ricercatori ha pubblicato uno studio su Journal of Neuroscience che ha cercato di capire proprio questo e la risposta sembra essere proprio nel cervello.
Il linguaggio è regolato da una particolare regione del cervello, chiamata area di Broca, dove avviene la traduzione dei pensieri nella lingua parlata. Quando si impara una lingua, aumentano le connessioni cerebrali e la mente diventa più "flessibile".
Ma come mai alcune persone imparare le lingue più facilmente e altre molto meno?
Un gruppo di ricercatori della McGill University e del Montréal Neurological Institute hanno studiato, attraverso risonanza magnetica funzionale, 15 persone di madrelingua inglese mentre cominciavano un corso intensivo di francese. Lo scopo era valutare le abilitù linguistiche prima e dopo il corso e l'attivazione cerebrale in fase di "riposo".
Si è così osservato che i partecipanti che avevano imparato meglio il francese avevano anche delle connessioni cerebrali tra due zone del cervello, l'insula anteriore sinistra/opercolo frontale e una zona della circonvoluzione temporale superiore sinistra. Non solo. La lettura era migliore quando vi era maggiore connettività fra una regione del lobo temporale e un'altra zona della circonvoluzione temporale superiore sinistra.
Come interpretare questi risultati? Secondo i ricercatori, imparare le lingue implica una predisposizione innata, in base a come comunicano alcune zone del cervello. Ecco perché alcuni farebbero più fatica di altri. La dimostrazione sta nel fatto che la connettività tra le aree è stata vista anche prima dell'apprendimento, segno che alcune persone hanno un'organizzazione cerebrale che permette loro di imparare una seconda lingua con più facilità.
Fortunatamente, però, la predisposizione del cervello non è l'unico fattore, dal momento che il nostro cervello è molto plastico. Questo significa che la conformazione delle connessioni cerebrali può variare. Anzi. Lo studio in questione apre un nuovo campo di studio che potrebbe aiutare chi fa più fatica, con strategie efficaci di apprendimento.