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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso

Il complotto sull'alluvione di Genova

Dopo il nubifragio devastante di Genova dei giorni scorsi, c’è chi ha sollevato teorie “alternative” su una possibile premeditazione del disastro. Non esiste però alcuna prova di questa pesante tesi complottista

ROMA - Sono ancora aperte le ferite del disastro di Genova della notte tra il 9 e il 10 ottobre che, come tre anni fa, ha provocato enormi disagi e un morto. La città è ancora sotto shock e per l’ennesima volta si cercano i colpevoli: coloro che avrebbero potuto fare di più e non hanno fatto abbastanza.

Accanto a queste giuste richieste di chiarimento si è diffusa la voce che il nubifragio non sarebbe una fatalità e neppure solamente una negligenza da parte delle autorità, ma una vera e propria “opera” programmata a tavolino. Questa è la tesi di Rosario Marcianò, curatore del sito complottista “Tanker Enemy”. Secondo Marcianò, infatti, gli aerei spruzzerebbero appositamente delle sostanze tossiche per provocare fenomeni artificiali in grado di causare conseguenze drammatiche. 

Non esiste però alcuna dimostrazione del fenomeno, né tantomeno è plausibile che un evento di tale portata sia stato provocato appositamente, senza alcun motivo e senza che nessun aeroporto, controllore di volo, pilota o altra figura specializzata si sia mai accorto di nulla. Dunque, è corretto richiedere sempre trasparenza affinché non si presentino tragedie come questa, ma facciamo attenzione a non credere (e diffondere) teorie “alternative” che non hanno alcun fondamento e che rischiano solamente di accrescere la confusione.

Alluvione a Genova, città sommersa

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