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Giovedì, 28 Marzo 2024
SALUTE

Cure anti-cancro, come funziona l'adroterapia

La nuova tecnica che combatte i tumori, a base di radiazioni ionizzanti che penetrano i tessuti e danneggiano il Dna, sta ottenendo ottimi risultati. Rilascia energia solo nella zona malate, risparmiando i tessuti sani adiacenti

L'adroterapia si appresta a diventare una terapia anticancro d'avanguardia che va a colmare i limiti dell'attuale radioterapia. Si tratta di un trattamento a base di radiazioni ionizzanti che penetrano i tessuti e danneggiano il Dna, grazie alla formazione di radicali liberi. Sfrutta il fatto che le cellule tumorali raramente sono in grado di riparare i danni, a differenza delle cellule sane. I fasci vengono rivolti con diverse angolazioni verso la zona da colpire in modo da minimizzare gli effetti sulle cellule sane e colpire prevalentementele le cellule tumorali.

La radioterapia ha numerosi limiti e per questo si è sempre in cerca di soluzioni alternative che siano più efficaci, precise e con meno effetti collaterali. Una di queste è proprio l'adroterapia, un tipo particolare di radioterapia che usa però invece dei fasci di fotoni (privi di massa), fasci di protoni e neutroni in numero variabile, noti come fasci di adroni, da cui il nome della terapia. Gli ioni, ottenuti prevalentemente da idrogeno e carbonio, vengono poi accelerati con appositi strumenti come il sincrotrone e "sparati" contro la zona da colpire.

L'adroterapia sfrutta il fatto che all'inizio gli adroni siano ad altissima energia e molto veloci, per cui non rilasciano energia ai tessuti che attraversano. Pian piano rallentano fino a fermarsi nella zona del tumore, dove rilasciano tutta l'energia residua. Il grande vantaggio, quindi, è che l'energia viene rilasciata con grande selettività solo nella zona del tumore, "risparmiando" i tessuti sani adiacenti: quelle poche radiazioni che colpiscono i tessuti sani provocano dei danni al Dna facilmente riparabili dagli efficaci sistemi di riparazione delle cellule. Inoltre l'energia rilasciata con l'adroterapia è molto maggiore e ha effetto biologico molto superiore alle tecniche che usano raggi X. 

Per tutti questi motivi, l'adroterapia è molto indicata per trattare quei tessuti tumorali presenti in organi vitali e delicati, dove è essenziale limitare al massimo gli effetti sui tessuti sani circostanti il tumore. Non solo, permette anche di trattare molti tumori "resistenti" alla normale radioterapia e considerati fino a pochi anni fa difficili o incurabili, come quelli alla testa, la prostata o il polmone.

Attualmente l'adroterapia viene applicata solamente su una piccola parte di tutti i tumori conosciuti, la si sta sperimentando con prudenza. D'altra parte rappresenta un approccio innovativo e dalle grandissime prospettive per i malati di numerosi tipi di tumori.

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