Il fumo in gravidanza non solo fa male al feto, ma modifica il suo Dna. Questo è il risultato di uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori sulla rivista “American Journal of Human Genetics”. 

Erano già tantissimi gli studi che confermavano i danni causati dal fumo in gravidanza. Ora però, con il nuovo studio sono state fatte scoperte ancora più allarmanti. Il team di studiosi ha analizzato 6000 donne fumatrici, non fumatrici o fumatrici occasionali per vedere gli effetti sui neonati. Raccogliendo i campioni di sangue direttamente dal cordone ombelicale dopo il parto, gli scienziati hanno potuto identificare più di 3.000 geni modificati. Come mai così tanti?

Sembra che alcune sostanze del fumo sfruttino un processo chiamato "metilazione", un normale meccanismo che consiste nella modifica del Dna che la cellula usa per cambiare l'espressione dei geni. Alcuni dei geni coinvolti in queste alterazioni sono legati allo sviluppo di organi fondamentali, come polmoni e sistema nervoso, o altro ancora. La conferma è arrivata dal fatto che il fumo di sigaretta sull'adulto aveva effetto facilmente sugli stessi geni.

In sostanza le sostanze nel fumo possono superare la barriera placentare e raggiungere il feto, provocando alterazioni nell'espressione di geni, spesso molto importanti. Gli effetti possono quindi essere anche permanenti nel neonato, ad esempio potrebbe avere maggiori rischi di ritardo mentale o essere soggetto allo sviluppo di malattie.

Un motivo in più per ribadire l'importanza di abbandonare il vizio del fumo, almeno quando ci si appresta a entrare in gravidanza.