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Venerdì, 29 Marzo 2024
SALUTE

Il dolore dopo un'operazione: un problema ancora poco considerato

Solo un paziente su dieci viene seguito con attenzione dopo l'operazione. Ecco il quadro della situazione in Italia e non solo

Dopo un'operazione, solo un paziente su dieci viene seguito con attenzione per il trattamento del dolore. Questo il quadro preoccupante emerso da uno studio pubblicato sulla rivista European Review for Medical and Pharmacological Sciences. Ne parla in modo approfondito la FondazioneVeronesi, spiegando quali sono i principali problemi per i pazienti: durante e subito dopo l'operazione si parla di dolore acuto, ovvero il dolore che si prova nel punto dov'è stato effettuato l'intervento. 

Per placare questo dolore si usano di solito analgesici, come la morfina che se somministrata per via venosa agisce molto velocemente ed efficacemente. Non è un intervento specifico, ma permette al paziente di non provare sofferenza. 

C'è però un altro tipo di dolore, quello detto "incidente", che coinvolge il nostro organismo, nononstante il dolore di base sia già sotto trattamento. Sempre sul sito della fondazione si fa l'esempio dello stato di sofferenza durante un colpo di tosse, a seguito di un intervento del torace o l'addome. Questo tipo di dolore è purtroppo molto frequente, soprattutto per chirurgia ortopedica, toracica e addominale, e riguarda circa 3 milioni di italiani l'anno. 

Innanzitutto il trattamento è difficile perché molto spesso la sofferenza è percepita in un punto diverso dalla sorgente di dolore. Inoltre, dai dati disponibili, l'Italia risulta indietro rispetto all'Europa per quanto riguarda la gestione del dolore post operatorio. Dovrebbe esserci un'anestesista apposta che si occupi specificatamente del dolore acuto, ma secondo indagini recenti solo metà degli ospedali pubblici italiani presentano un servizio di questo tipo. 

Le differenze sono notevoli anche a livello regionale, ma globalmente solo una persona su dieci è stata sottoposta a un trattamento adeguato del dolore post-operatorio. Fortunatamente qualcosa si sta muovendo ed è stato creato PINHUB (Pain Interregional Network Hub), un network nazionale che ha l'obiettivo di aiutare la cura del cittadino con dolore, superando le differenze regionali. 

Come spiegato dal medico e professore ordinario Guido Fanelli su QuotidianoSanità.it, il primo passo è quindi quello di unire tutti i centri che si occupano di terapia del dolore. L'obiettivo finale è favorire l'applicazione della legge 38 del 2010 sulla terapia del dolore e le cure palliative.

Riconoscere il dolore postoperatorio e sapere come e dove affrontarlo nel modo corretto è fondamentale sia per il paziente, prevenendo la comparsa di disturbi associati all'intervento chirurgico, sia per il sistema sanitario nazionale, offrendo un servizio migliore e diminuendo i costi per il singolo paziente.

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