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Giovedì, 25 Aprile 2024
Epidemia Ebola

Ebola, evitare il contagio e capire i sintomi: tutto quello che c'è da sapere

In Africa occidentale, il virus Ebola sta devastando intere comunità. Più di 8mila le persone che hanno contratto il virus. Arrivano i primi casi anche in Europa e Usa. Ecco cosa c'è da sapere

E' la peggiore epidemia da quando è stato scoperto il virus, ovvero dal 1976, è iniziata ad aprile 2014 e la situazione è sempre più grave e preoccupante. L'ebola si sta diffondendo e i primi casi sono arrivati anche in Europa e Stati Uniti. L'organizzazione mondiale della Sanità continua a pubblicare aggiornamenti sulla propria pagina web. Ma come riconoscere i sintomi del contagio? E cosa fare nel caso qualcuno dei nostri cari avesse contratto il virus?

IL CONTAGIO - Il rischio che arrivi anche in Italia per ora è basso, si parla di percentuali che vanno dal 5% al 10%. Ciò che preoccupa è l'aggressività del virus, che provoca una serie rapida e complessa di sintomi: febbre alta ed emmorragica, dolore ai muscoli e agli arti superiori e inferiori e problemi al sistema nervoso centrale. Nello specifico i primi sintomi sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, diarrea, vomito e inspiegabili emorraggie. Inoltre il periodo di incubazione non è così lungo: va dai 2 ai 21 giorni e la morte può sopraggiugere proprio in quell'arco di tempo.

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COME SI PUO' PRENDERE L'EBOLA - Il virus si trasmette velocemente e per contrarre il virus occorre entrare in contatto diretto con i fluidi corporei di una persona infetta: muco, sangue, lacrime, saliva, vomito, feci. Quando uno dei fluidi tocca membrane o ferite di una persona sana il contagio è avvenuto. Nello specifico il contatto è possibile:

  • baciando una persona malata
  • toccando qualunque oggetto su cui il fluido è caduto
  • mangiando il cibo di un malato
  • pulendone il cadavere
  • avendo rapporti sessuali con chi ha contratto il virus

COME PREVENIRE IL CONTAGIO - Il virus sopravvive alcune ore all'esterno e se lo si tocca e poi si portano le mani a contatto con le mucose ci sono alte probabilità di contagio. Per questo è importante lavarsi spesso e in maniera accurata le mani. Nonostante la resistenza all'esterno, il virus muore a contatto con i disinfettanti, come la candeggina. C'è anche da sfatare il mito che sia possibile essere contagiati da una persona sana. Inoltre i normali contatti sociali, come la vicinanza fisica o le strette di mano, non permettono la trasmissione.

COSA FARE SE SI CONTRAE IL VIRUS - Nel caso il sospetto di contagio sia evidente bisogna subito mettersi in contatto con le autorità sanitarie, che procederanno alla quarantena e all'isolamento del paziente. Il contatto con la persona contagiata deve avvenire sempre attraverso mascherine, teli impermeabili e successivamente tutti i locali dove il malato è passato devono essere decontaminati. Quello che può aiutare a mantenere la calma in quei casi è ricordare che il virus non può essere trasmesso per via area.

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