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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Spazio, partita la missione ExoMars: il lancio della sonda diretta su Marte è riuscito

La missione che "parla italiano" procede per il meglio: il veicolo spaziale è stato lanciato dalla stazione Baikonur in Kazakistan e portato, grazie a un particolare "razzo vettore", fuori dall'attrazione gravitazionale terrestre

Gli scienziati di tutto il mondo hanno dovuto aspettare quasi 12 ore per avere il primo contatto con ExoMars e il risultato è buono: la sonda comunica e la missione verso Marte procede per il meglio.

Facciamo però un passo indietro. Cos'è ExoMars? Si tratta di una missione di esplorazione realizzata dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'Agenzia Spaziale Russa (Roskosmos) che ha l'obiettivo di studiare in maniera approfondita l'ambiente di Marte.

Tutto è iniziato la mattina di lunedì 14 marzo, quando il veicolo spaziale è stato lanciato dalla stazione Baikonur in Kazakistan e portato, grazie a un particolare "razzo vettore", fuori dall'attrazione gravitazionale terrestre. ExoMars, dopo aver perso i primi tre "stadi", è ora costituito da un propulsore che servirà a raggiungere Marte, da un modulo TGO (Trace Gas Orbiter), che rimarrà orbitante attorno al pianeta rosso, e da un modulo di discesa EDM "Schiapparelli" (Entry descent landing demonstrator module). Il TGO servirà a studiare l'atmosfera e l'eventuale presenza di metano o altri gas che potrebbero far pensare a qualche forma vivente. Il modulo "Schiapparelli", invece, atterrerà su Marte e, grazie alla sua stazione metereologica incorporata DREAMS, analizzerà umidità, pressione, temperatura e altre caratteristiche atmosferiche.

"Bisogna capire determinati problemi, come l'atterraggio, la sopravvivenza - osserva Barbara Negri, la responsabile Asi che ieri mattina ha seguito dal centro Altec di Torino, il lancio del razzo Proton dalla Base di Baikonur -. Bisogna studiare l'atmosfera - prosegue -, Marte è un ambiente ostile con temperature che vanno da meno 130 gradi a più 27 con un'atmosfera, anche se rarefatta, ostica. Inoltre il pianeta è esposto alle radiazioni cosmiche, e c'è la necesità di proteggere un futuro astronauta".

Questa è solo la prima parte della missione: la seconda parte, infatti, che inizierà nel 2018, prevede lo sbarco su Marte di un rover innovativo in grado di analizzare in modo approfondito il suolo.

Tutto è stato pensato in modo estremamente accurato e anche la data lancio non è stata casuale: un aspetto molto critico della missione è infatti il grande dispendio di energia e carburante per lanciare il modulo nello spazio e fargli raggiungere Marte. La finestra di tempo in cui era possibile effettuare il lancio, pensate, era di meno di una settimana in due anni e questi sono i giorni in cui la distanza Terra-Marte è più piccola.

Come detto, quindi, la missione è iniziata bene. Il lancio è avvenuto correttamente e, dopo qualche ora di trepidazione, ExoMars si è fatto sentire, ha aperto i pannelli solari che consentono la ricarica delle batterie e, sopratuttto, è sulla traiettoria giusta per Marte.

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