La deforestazione sta aumentando: "Come fosse sparita la Svizzera, in un anno"
L’ultimo rapporto del Forest Declaration Assessment rivela che nel 2022 la perdita di foreste è aumentata del 4% rispetto all'anno precedente. Di questo passo, l’impegno dell’Onu di fermare la deforestazione entro il 2030 rimane un miraggio
Nel 2021 oltre 140 paesi hanno preso un impegno ambizioso: fermare la deforestazione entro la fine del decennio. E se l’obiettivo è questo, siamo purtroppo lontani dal raggiungerlo. Lo certifica l'ultimo rapporto del Forest Declaration assessment, realizzato come ogni anno da una coalizione di associazioni civili e organizzazioni scientifiche, per verificare gli impegni e gli obbiettivi raggiunti nella lotta alla deforestazione.
Nonostante gli impegni presi – si legge infatti nel documento – nel 2022 la distruzione delle foreste del pianeta è aumentata del 4% rispetto al 2021, per un totale di 66mila chilometri quadrati di verde scomparsi, un’area pari a una volta e mezza quella della Svizzera.
Il peggioramento visto nel 2022 ci porta indietro del 21% rispetto a quanto necessario per porre fine alla deforestazione entro il 2030. Colpa di investimenti insufficienti, che lo scorso anno ammontavano a circa 2,2 miliardi di dollari in tutto il mondo – spicci, se si pensa a quello che viene speso in altri campi – e alla scarsa attenzione verso le attività umane che continuano ad erodere le grandi foreste della Terra.
Agricoltura, infrastrutture stradali, industria del legname e incendi sono i principali responsabili della deforestazione. Le conseguenze si vedono principalmente nei paesi tropicali, dove si concentrano le più grani foreste del nostro pianeta. E infatti Europa, Asia e America settentrionale sono riuscite nel 2022 a rimanere al di sotto dei target fissati. Mentre Africa e America Latina hanno visto una crescita eccessiva della deforestazione, nonostante i progressi fatti in alcune nazioni.
Un esempio virtuoso è quello del Brasile, dove negli ultimi anni si erano concentrata quasi il 30% della perdita annuale di foreste del mondo, e che invece nell’ultimo anno ha fatto importanti progressi in questo campo, grazie a un nuovo governo più attento alle questioni ambientali. Un successo che dimostra come sia ancora possibile raggiungere l’obiettivo fissato per il 2030: fermare la deforestazione, e riprostinare 3 milioni e mezzo di chilometri quadrati di foreste distrutte negli ultimi decenni. Per farlo – si legge nel rapporto – il mondo della politica e quello dell’industria dovranno rispettare le promesse fatte, che troppo spesso negli ultimi anni si sono invece rivelate semplici operazioni di green washing.