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Giovedì, 18 Aprile 2024
Animali

Green Hill e sperimentazione sui cani: arriva la sentenza

Il processo sui cani allevati dall'azienda Green Hill per le sperimentazioni scientifiche ha scosso gli animi. Ma cosa è emerso dal processo?

Molti avranno sentito parlare del processo a Green Hill, l'azienda che alleva cani poi utilizzati per la sperimentazione animale. Si sono sentite dire tante cose riguardo le condizioni degli animali all'interno, ma erano soprattutto pareri di persone esterne, spesso poco informate. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza.

Cosa dicono, intanto, i capi d'accusa?

Gli imputati sono accusati di alcuni reati, come il fatto che 2639 cani siano stati sottoposti a “comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche” (art. 544 ter codice penale) e che 54 soggetti siano stati soppressi senza giustificazione (art. 544 bis).

Ma sul caso si è sentito di tutto: da corde vocali tagliate ad animali in condizioni pessime, fino all'utilizzo di beagle per testare cosmetici. Tutte notizie false.

Come viene spiegato attentamente dall'associazione Pro-Test Italia, l'impianto accusatorio contro l'azienda era molto debole e gli accertamenti durante il sequestro dei cani, punti cardine dell'accusa, sono stati molto approssimativi.

Ad esempio era stato segnalato il sovraffollamento dei cani, ma senza aver pesato gli animali (per la normativa il peso è determinante) e temperatura e umidità anomali, nonostante vi fosse un sistema di ricambio d'aria apposito opportunamente monitorato dal sistema interno dell'azienda (le anomalie erano solo dei limitati picchi di temperatura). Anche illuminazione e nutrizione, nonostante le accuse, si sono rilevate adeguate e secondo gli standard, mentre i comportamenti timorosi dei cani segnalati riguardavano un unico soggetto su circa 2000 (può capitare e non si può certo considerare maltrattamento). Addirittura l'accusa ha parlato di eccessiva rumorosità dell'ambiente: non per la presenza dei macchinari, ma per il semplice abbaiare dei cani, come se questo non avvenisse in qualsiasi allevamento di cani.

E le soppressioni? 54 su un totale di 66 sono state contestate come non necessarie, purtroppo però senza aver visionato le carcasse: sono state consultate solo alcune schede degli animali, senza prendere in considerazioni le schede "trattamento", molto più specifiche.

In generale l'impianto di accusa si basa su indagine e tesi molto approssimative, che si scontrano con una serie di buone prassi tenute dall'azienda (come la socializzazione dei cuccioli, gli arricchimenti ambientali e la pulizia degli ambienti) e confermate in quasi tutte le ispezioni che sono avvenute negli ultimi anni.

La sentenza sarà il 23 Gennaio e renderà ancora più aspre le polemiche. Speriamo che si sia fatta però un po' di chiarezza su cosa veramente è stato contestato all'azienda e cosa è invece pura fantasia o voce di corridoio.

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