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Giovedì, 28 Marzo 2024
Scienze

Le docce gelate sui social fruttano alla ricerca 2,4 milioni di euro

Al netto delle polemiche, all'Aisa tirano le somme e gioiscono per i risultati della gara di solidarietà dell'Ice Bucket Challenge

Per tutta l'estate vip, persone comuni e politici hanno fatto a gara a partecipare al contest benefico per la lotta alla Sla, facendo diventare l'hashtag #IceBucketChallenge uno dei più virali.

In molti hanno partecipato e in molti hanno criticato l'iniziativa, puntando il dito contro chi riteneva più figo farsi un video e postarlo sui social network ma senza fare poi donazioni concrete a favore della ricerca. Come è andata a finire? Chi ha “vinto”?

Ha vinto la solidarietà, dal momento che la campagna mondiale per la lotta alla Sla ha permesso di raccogliere, solo in Italia, 2,4 milioni di euro. Soldi che ora potranno essere investiti nella ricerca, nell'assistenza ai malati e nella creazioni della prima biobanca dedicata a questa malattia, ossia un grande archivio di campioni biologici a disposizione dei ricercatori. Questo il bilancio tracciato da un entusiasta Massimo Mauro, presidente di Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) ed ex compagno di squadra di Stefano Borgonovo, calciatore morto di Sla nel 2013.

La campagna mondiale per la lotta alla Sla basata sul gioco delle docce gelate ha permesso di raccogliere, solo in Italia, 2,4 milioni di euro. Saranno investiti in ricerca, assistenza ai malati e nella creazione della prima biobanca dedicata a questa malattia, cioè un grande archivio di campioni biologici a disposizione dei ricercatori.

E' stata un'esperienza straordinaria perché grazie a questa idea degli americani tutto il mondo ha capito, a costo zero, l'importanza di non far mancare i fondi alla ricerca sulla Sla e l'importanza dell'assistenza

Mauro difende l'Ice Bucket Challenge.

Non ho capito chi ha criticato in maniera anche feroce l'iniziativa. Ho un elenco di un centinaio di personaggi famosi che ci hanno fatto donazioni importanti e sui nomi devo mantenere massimo riserbo, ma uno lo voglio dire: quello di Luciana Littizzetto, che ha donato 5mila euro all'associazione Vialli e Mauro. La violenza con la quale è stata trattata è stato un errore grave, ma ha fatto parlare ancora di più dell'iniziativa

Il riferimento corre subito alle polemiche suscitata dal video di Luciana Littizzetto che, spiegando poi di non aver compreso bene il “meccanismo” dell'operazione, ha mostrato la sua donazione di 5 euro ed è stata bersagliata dal web che l'ha definita spilorcia; immediata la sua risposta, nella quale chiariva anche che non avrebbe dichiarato in pubblico l'ammontare esatto della sua donazione, che ora invece è stata confermata da Mauro.

Altri “big” hanno partecipato, come il premier Renzi, mentre in molti hanno preferito mostrare direttamente l'assegno firmato a favore della ricerca anziché farsi una doccia ghiacciata, come Rocco Hunt, vincitore di Sanremo Giovani.

"E' stato un successo pazzesco, senza aver investito un euro. Ora la responsabilità di non perdere nessuno di questi donatori è tutta nostra”, ribadisce Mauro.

L'Aisla donerà 1,7 milioni di euro alla ricerca e di questi 1,4 tramite Arisla, la Fondazione italiana di ricerca sulla malattia che ha in programma anche un nuovo bando "Ice bucket" per il 2015. Saranno privilegiati i progetti con il maggiore potenziale di ricaduta sul paziente. Alla realizzazione della Biobanca saranno dedicati 300mila euro, mentre all'assistenza dei malati e delle loro 6mila famiglie andranno 700milaeuro. Il presidente di Arisla Mario Melazzini ha ricordato che dal 2009 la fondazione ha investito 6,5 milioni di euro nella lotta alla Sla.

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