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Giovedì, 25 Aprile 2024
Batterie per un futuro sostenibile

Ecco la batteria "alle alghe" commestibile: un esperimento tutto italiano

Completamente biodegradabile, potrebbe alimentare dispositivi medici ingeribili che, una volta svolto il loro compito, si degraderebbero nello stomaco

Ricaricabile, commestibile, e completamente Made in Italy. È la nuova batteria presentata dai ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Milano sulla pagine della rivista Advanced Materials: un gioiellino di elettronica edibile e a impatto zero, con cui alimentare in futuro una nuova generazione di dispositivi medici ingeribili che, completato il compito per cui sono stati creati, verrebbero degradati completamente nello stomaco dei pazienti, senza lasciare tracce del proprio passaggio. 

Per quanto riguarda gli ingredienti, parliamo di una lista che non sfigurerebbe nella ricetta di qualche chef stellato: carbone attivo, che aumenta la conduttività del dispositivo, vitamina B2 come anodo (l’elettrodo negativo), quercitina come catodo (quello positivo), alga nori utilizzata come separatore per evitare corto circuiti. 

Assemblati nel modo giusto, questi ingredienti completamente naturali permettono di ottenere una piccola batteria da 0,65 volts, che può fornire corrente a 48 microampere di intensità per circa 12 minuti. “I potenziali utilizzi futuri includono circuiti e sensori commestibili, in grado di monitorare le condizioni di salute ma anche lo stato di conservazione degli alimenti”, spiega Mario Caironi, direttore del Printed and Molecular Electronics Laboratory dell'Iit. “Inoltre, dato l'alto livello di sicurezza di queste batterie, queste tecnologie potrebbero essere utilizzate anche nell'ambito dei giocattoli per i bambini più piccoli, dove il rischio di ingestione è elevato. In realtà, già ora stiamo già sviluppando dispositivi con maggiore capacità e dimensioni ridotte”.

BatteryPicture

Nonostante si tratti di una batteria degradabile e commestibile, si tratta comunque di un dispositivo fatto per durare: gli esperimenti di Cairoli hanno dimostrato infatti che può passare incolume attraverso oltre 12 cicli di ricarica. Il prototipo attuale ha una dimensione di circa un centimetro quadrato, un po’ troppo forse per molte delle applicazioni mediche più raffinate a cui potrebbe essere destinata. Ma i ricercatori assicurano che è possibile miniaturizzarla ulteriormente, e di essere già al lavoro. “Stiamo già sviluppando un dispositivo con maggiore potenza e dimensioni inferiori – conferma Cairoli – che verrà testato in futuro, anche per alimentare robot morbidi e commestibili”. 

Tra i benefici della nuova batteria commestibile, i ricercatori sottolineano anche quello di essere completamente biodegradabile, e praticamente a impatto zero. Una belle differenza rispetto alle batterie al litio utilizzate da smartphone, pc portatili e auto elettriche, inquinanti sia in fase di produzione che di smaltimento, e prodotte a partire da materiali esotici e costosi. “Le nostre batterie edibili non alimenteranno le auto elettriche, ma sono la prova che è possibile creare batterie con materiali più sicuri di quelli utilizzati nelle attuali batterie agli ioni di litio”, conclude Ivan Ilic, coautore della ricerca. “Crediamo che ispireranno altri scienziati a creare batterie più sicure, per un future realmente sostenibile”. 

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