Dovrebbe essere una buona notizia. Anzi: è una buona notizia.

L'infermiera spagnola Teresa Romero, infatti, ricoverata dal 6 Ottobre all'ospedale Carlos III di Madrid perché infettata dal virus dell'Ebola, potrebbe essere guarita. Almeno a giudicare dall'ultimo test che è risultato "negativo". Il caso non è ancora chiuso perché la donna 44enne sta ancora molto male e servono altre conferme. Ma allontana almeno un po' la paura.

Intanto il web ha reagito alla notizia in maniera inaspettata. Nessuna felicitazione per la donna, né per l'operato dei medici. Bensì perché dopo il ricovero della donna il suo cane era stato soppresso preventivamente. La decisione aveva trovato numerose persone contrarie, ma tutto sommato non si poteva biasimare, visti i possibili rischi.

"il cane è stato ucciso per niente", "anke il marito è stato a contatto con lei, xk non l'hanno soppresso?" o addirittura accuse rivolte alla donna ("per colpa sua il cane è stato soppresso") , fino all'impropabile ipotesi che sia stato tutto un complotto ("non è che questa sia una fantastica trovata delle lobby farmaceutiche?").

Commenti molto forti che sembrano andare decisamente oltre quel normale dispiacere per un animale che è stato soppresso e forse si sarebbe potuto salvare. Tutti hanno ricordato con toni anche molto accesi il cane morto, quasi nessuno ha mostrato interesse per la donna salvata da una morte quasi certa.

Non stiamo forse capovolgendo in modo distorto le priorità in una situazione di crisi?