La diversità sociale ci rende più intelligenti

Cosa succede se intorno a noi ci sono persone “diverse” dal punto di vista sociale? Una domanda importante, visto il mondo multiculturale nel quale viviamo. E da studi recenti sembra proprio che ci migliorino. E non stiamo parlando di diversità di competenze, com’è facile da credere, ma anche diversità sociali, come etnie, genere e orientamento sessuale.

 In che senso ci migliorano? Provocando disagio, un’interazione e comunicazione più difficile, una mancanza di fiducia, maggiore conflitto interpersonale, più preoccupazione per la mancanza di rispetto e via dicendo. Allora, qual è la buona notizia?

Il fatto è che questa condizione esalta la creatività e incoraggia la ricerca di nuove informazioni e prospettive, portando a nuove soluzioni. Una chiave per costruire squadre o organizzazioni capaci di innovare. La semplice esposizione alla diversità, infatti, può cambiare il modo di pensare.

Quando un le persone si riuniscono in gruppo per risolvere un problema, portano diverse informazioni, opinioni e prospettive. Questo vale sia che le persone abbiano competenza diversa, sia che siano diversi socialmente. Le grandi organizzazioni che sono state capaci di innovare dimostrano che questa non è solo teoria. Ed è facile immaginare perché.

Durante un tavolo di lavoro, se i membri del gruppo sono simili tra loro, tenderanno a mettersi d’accordo molto facilmente. Se invece hanno diversità sociali evidenti è più facile che abbiano differenze di opinione e di prospettiva e già prevedono che dovranno lavorare di più per raggiungere un consenso. E questo è uno stimolo che modifica il nostro modo di pensare e agire.

In altre parole, anche se potrebbero non piacere, la difficoltà di lavorare con persone dalle caratteristiche diverse stimola la creatività, l’ingegno e mette a confronto visioni diverse che possono portare a risultati migliori e al successo, anche commerciale.