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Giovedì, 25 Aprile 2024
Scienze Italia

Morbillo, l'epidemia preoccupa l'Istituto superiore di Sanità: "Si estenderà"

A preoccupare gli esperti è l'età media elevata, rispetto alla tradizionale concezione "infantile" della malattia: 27 anni. L'epidemia riguarda soprattutto le aree urbane di Lazio, Lombardia, ma anche di Toscana, Piemonte e Veneto

"Non siamo riusciti a contenere il morbillo e ora non possiamo fare altro che registrare il diffondersi di questa epidemia". Dopo il warning internazionale che ha messo l'Italia tra i paesi a rischio per i viaggi , dall'Istituto superiore di Sanità emerge una sempre maggiore preoccupazione dopo la diffusione dei dati dell'ultimo bollettino di sorveglianza sul morbillo del ministero della Salute.

"385 casi ad aprile rappresentano un dato 5 volte superiore allo stesso mese del 2016 quando i casi furono 76" spiega Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'ISS. "L'epidemia riguarda soprattutto nelle aree urbane di Lazio, Lombardia, ma anche di Toscana, Piemonte e Veneto. Temiamo che, vista la bassa copertura vaccinale (non supera la soglia dell'85 per cento) possa estendersi anche al Centro Sud e nelle altre zone del Paese".

Il morbillo è una malattia altamente infettiva. Un solo paziente può trasmettere il virus anche a 15 persone sane. A preoccupare gli esperti è l'età media elevata, rispetto alla tradizionale concezione "infantile" della malattia: 27 anni. In età adulta infatti il morbillo può avere effetti anche piuttosto seri.

I sintomi

Il morbillo come spiega l'iss è una malattia infettiva causata da un virus, diffuso in tutto il mondo. Non da sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea che dura tra i 10 e i 20 giorni.

I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare un esantema composto di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni, l’esantema scompare a cominciare dal collo. A volte, rimane una desquamazione della pelle per qualche giorno.

Le complicazioni. Il morbillo è responsabile di 30/100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti che si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse.

Il periodo di incubazione è di circa 10 giorni. La contagiosità si protrae fino a 5 giorni dopo l’eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre.

Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce.

Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi.

Il vaccino del morbillo appartiene ai vaccini vivi attenuati non è obbligatorio ma viene raccomandato dalle autorità sanitarie. Il vaccino esiste sotto forma di un complesso vaccinale contro il morbillo, la parotite e la rosolia (Mpr). Si consiglia una prima dose del Mpr prima del 24° mese di vita, preferibilmente al 12-15° mese, con un richiamo verso 5-6 anni o 11-12 anni. Fino al 6°-9° mese, il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre se questa è immunizzata.

Anche il clima di polemiche politiche che vengono sollevate intorno ai vaccini non aiuta a creare il clima favorevole per una campagna di vaccinazione estesa. Nel 2015, in concomitanza con l'aumento della popolarità dei 'NoVac', le coperture vaccinali pediatriche a 24 mesi confermano l'andamento in diminuzione in quasi tutta Italia. Le uniche coperture che mostrano un incremento del dato nazionale sono pneumococco e meningococco.

Leggi anche: Quando era il Pd a chiedere una "Giornata in memoria delle vittime dei vaccini" 
Sullo stesso tema: Nel 2014 i 5stelle presentarono la legge "no vax" 

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