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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scienze

Perché l'uragano Ophelia punta sull'Europa e non sui Caraibi

Si tratta di un evento insolito perché gli uragani tropicali diretti sull'Europa sono pochi

Nei prossimi giorni l'uragano Ophelia potrebbe raggiungere l'Europa. Si tratta di un evento raro, perché di uragani diretti sull’Europa se ne sono visti davvero pochi nell’ultimo secolo. Ophelia dovrebbe transitare vicino alle Azzorre più sud-orientali nella giornata di sabato portando accumuli di pioggia tra i 50 ed i 100 litri su metro quadrato con conseguente rischio di allagamenti. In seguito, dopo aver perso lo status di uragano, Ophelia impatterà sull’Irlanda all’inizio della prossima settimana: sulle Isole Britanniche potrebbe portare una fase di intenso maltempo con venti forti, piogge e rischio di mareggiate.

Lorenzo Danieli, meteorologo del Centro Epson Meteo, descrive la situazione attuale: “L’uragano Ophelia, catalogato nella categoria 2, si trova sull’Oceano Atlantico ad oltre 1.500 km ad ovest delle coste del Marocco. Si tratta del decimo uragano atlantico stagionale, un numero molto alto che eguaglia il record di uragani del 1893”. Nel corso dei prossimi giorni si sposterà verso nord-est avvicinandosi alle coste dell’Europa occidentale, “tuttavia – continua il meteorologo – muovendosi al di sopra delle acque progressivamente più fredde del medio Atlantico subirà un processo noto come transizione extratropicale: in altre parole si trasformerà in una ordinaria, anche se intensa, depressione extra-tropicale”.

Il percorso di questa depressione non può essere ancora previsto con grande precisione, ma si può fin da ora affermare che probabilmente sarà l’Irlanda la nazione europea che verrà a trovarsi sulla sua traiettoria all’inizio della prossima settimana, in particolare tra il pomeriggio di lunedì e le prime ore di martedì.

Le tempeste tropicali, normalmente, si dirigono verso l’area dei Caraibi seguendo il flusso costante degli alisei e si rinforzano con l’aumento della temperatura della superficie marina. Quella di Ophelia è invece una traiettoria particolare: la tempesta attualmente si trova più a nord della posizione media delle tempeste tropicali e secondo le proiezioni del Centro Nazionale Uragani statunitense potrebbe spostarsi in direzione nord-est, verso l’arcipelago portoghese delle isole Azzorre, per poi raggiungere, ad inizio settimana Irlanda, Galles e Scozia.

Ophelia non è il primo uragano a puntare verso il nostro continente. Certamente, tra tutti, Vince (2005) è stato il più insolito, essendo nato come ciclone extra-tropicale al largo di Madera e poi diventato prima tempesta tropicale e poi uragano di classe 1 per giungere sulla penisola iberica ancora come tempesta tropicale. Gordon (2006), è un caso abbastanza simile a quello di Ophelia e certamente più intenso visto che raggiunse categoria 3 anche se le uniche aree che furono interessate sono state le Azzorre (come tempesta tropicale). Chloe (1967) invece, che raggiunse anche la Francia verso Bordeaux, al suo massimo raggiunse categoria 2.

Andrebbero poi citati Mitch, nel 2011, nato in Atlantico centrale che raggiunse l’Islanda come ciclone extra-tropicale, e Maria nel 2005; invece, sempre nel 2006, poco dopo Gordon, occorre ricordare Helene, che raggiunse la Scozia come ciclone extra tropicale ricalcando in buona parte il percorso di Gordon. Lili, nel 1996, sempre sulle isole Britanniche come tempesta tropicale, Iris, nel 1995, come tempesta tropicale tra Bretagna e sud Inghilterra, Floyd nel 1993 come tempesta tropicale in Bretagna, Fran nel 1973 di nuovo in Bretagna come uragano di categoria 1.

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