Perché le zebre hanno le strisce?

Perché le zebre hanno le strisce? Una domanda che tutti i bambini si sono chiesti. E la risposta è sempre stata piuttosto vaga o faceva riferimento alla capacità di mimetizzarsi, anche se oggi questa ipotesi sembra essere definitivamente decaduta, grazie a un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Plos One.

Le strisce delle zebre ( e in generale di tutti gli animali) hanno sempre affascinato. Da tempo gli scienziati cercano anche di capire esattamente cosa servano, con non poche difficoltà. Non servirebbero, infatti, per mimetizzarsi.

Già da qualche tempo l'ipotesi di "mimetismo", cioè la capacità di assumere la forma dell'ambiente circostante o di un altro organismo, non convince. In uno studio pubblicato su Nature Communication, l'ipotesi più probabile riguardava la protezione dalle punture di insetto, dato che gli animali a strisce erano molto più diffusi dove c'erano anche più insetti nocivi (fonte National Geographic).

Il nuovo studio, guidato dalla biologa Amanda Melin dell'Università canadese di Calgary, ha cercato di approfondire l'argomento, guardandolo da un altro punto di vista: come i predatori distinguono le strisce delle zebre? Per far questo i ricercatori hanno scattato numerose immagini, analizzandone secondo alcuni filtri che simulassero la vista degli altri animali. Il risultato è stato che tra i 50 e i 30 metri, a seconda della luminosità, i predatori faticano a riconoscere le strisce (gli esseri umani le distinguono molto meglio); distanza che si abbassa a meno di 10, in una notte senza Luna. Inoltre i leoni sembrano non distinguere in maniera diversa zebre con e senza strisce.

In pratica, per essere ingannati, i predatori dovrebbero trovarsi a una distanza tale per cui l'odore o i movimenti delle zebre farebbero comunque risultare il mimetismo essenzialmente inutile (fonte e dettagli su GalileoNet.it).

Dunque?

Non vi sono ancora spiegazioni definitive, ma decaduta l'ipotesi del mimetismo, è probabile che le strisce possano essere utili, come già ipotizzato in passato, per allontanare insetti nocivi o addirittura per rinfrescarsi.