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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il pianeta "gemello" della Terra è veramente gemello?

Dopo l'annuncio della scoperta di un pianeta molto simile al nostro è interessante fare il punto

C'è fermento dopo la scoperta del pianeta "gemello" della Terra, Kepler452B. Una notizia che è davvero affascinante e con prospettive future molto interessanti, ma attenzione a non fare conclusioni troppo azzardate. Questo è un po' il monito di alcuni divulgatori scientifici come Amedeo Balbi, che si sono sentiti in dovere di puntualizzare alcuni dettagli sulla recente scoperta.

Balbi si pone la domanda: "cosa rende la Terra la Terra?" La risposta è, per cominciare, la distanza da una stella in modo che sia in una zona abitabile. "Abitabile" però, avverte, significa soltanto la possibilità che l'acqua possa essere liquida con una pressione atmosferica paragonabile alla nostra. E questo è una caratteristica che Kepler fortunatamente ha.

Tutto questo però chiaramente non basta, perché vi sono altri fattori importanti come dimensione, massa e atmosfera che determinano la creazione di un ambiente più o meno ospitale. Il nostro Sistema Solare lo spiega bene. La Terra non è infatti l'unico pianeta che sta in una zona "abitabile". Uno di questi è Venere: purtroppo però quest'ultimo, a causa di una atmosfera molto densa di gas serra è completamente inabitabile (nel senso comune del termine), poiché la temperatura superficiale è di centinaia di gradi e la pressione circa 90 volte maggiore.

Purtroppo di Kepler abbiamo ancora pochissime informazioni: sappiamo che il raggio è simile a quello della Terra, che la stella che lo "illumina" è simile al Sole, ma non sappiamo nulla sulla massa. Non si tratta in realtà dell'unico esopianeta con caratteristiche simili alla Terra. La missione della NASA Kepler, infatti, ha proprio lo scopo di cercare possibili candidati. Ne ha trovati finora migliaia, di cui 12 "candidati". Kepler452B è il primo che però gira attorno a una stella davvero simile al nostro Sole.

Per fare considerazioni sulle possibilità di un futuro "umano" su quel pianeta va ricordato che Kepler si trova a 1400 anni luce da noi (questo significa che un'astronave che potesse viaggiare alla velocità della luce impiegherebbe 1400 anni!).

In conclusione si tratta di una scoperta davvero sensazionale e che ci fa sognare un po' tutti se si considera a quanto studio c'è dietro per avere "notizie" da posti così lontani. D'altra parte è giusto non fare eccessivi proclami, perché di strada (in tutti i sensi) ce n'è da fare ancora tanta.

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