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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Covid, arrivano i rinforzi: la pillola di Merck in Italia dal 4 gennaio

Via libera dell'Aifa al molnupiravir e all'antivirale remdesivir. A fine gennaio dovrebbe essere disponibile anche il potente farmaco prodotto da Pfizer

C'è il disco verde dell'Aifa alla pillola anti covid molnupiravir di Merck (Msd fuori da Usa e Canada) e all'antivirale remdesivir nella terapia contro il virus. "La Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco, nella seduta del 22 dicembre - informa l'ente regolatorio nazionale - ha autorizzato due antivirali, molnupiravir e remdesivir, per il trattamento di pazienti non ospedalizzati per Covid-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di Covid-19 grave". Il farmaco Merck sarà distribuito alle Regioni "dal 4 gennaio".

Il molnupiravir - ricorda l'Aifa - è un antivirale orale, autorizzato per una distribuzione in condizioni di emergenza con decreto del ministero della Salute del 26 novembre scorso, il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall'insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste nell'assunzione di 4 compresse da 200 milligrammi 2 volte al giorno, è di 5 giorni. Per la prescrizione del farmaco è previsto l'utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito dell'Agenzia. Nel corso dei trial la pillola ha dimostrato di ridurre del 30% il rischio relativo di ricovero o morte per Covid

La pillola anti-Covid di Merck sarà distribuita da parte della struttura commissariale  "alle Regioni dal 4 gennaio". A farlo sapere è l'Agenzia italiana del farmaco nella nota. Dovrebbe invece arrivare a fine gennaio la pillola anti-Covid Paxlovid (prodotta da Pfizer) che promette di ridurre il rischio di morte e ospedalizzazione dell'89% (secondo i dati rilasciati dall'azienda). 

Il trattamento con remdesivir

Per quanto riguarda il remdesivir - prosegue l'Aifa - è stata recentemente autorizzata dall'Agenzia europea del farmaco Ema un'estensione di indicazione relativa al trattamento dei soggetti non in ossigenoterapia ad alto rischio di Covid-19 grave e il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dall'insorgenza dei sintomi. La durata del trattamento, che consiste in una somministrazione endovenosa, è di 3 giorni. Anche per questa nuova indicazione è previsto l'utilizzo di un Registro di monitoraggio, accessibile da oggi sul sito dell'Agenzia.

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