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Giovedì, 25 Aprile 2024
Aviazione green

Testato con successo il primo motore a reazione a idrogeno

Lo hanno sviluppato Rolls-Royce e easyJet, ed è alimentato con idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. Un passo importante verso la decarbonizzazione del comparto aereo

Volare inquina. E neanche poco: un viaggio Lisbona New York emette la stessa CO2 che si produce per riscaldare la propria abitazione per un intero anno, e non a caso il comparto aereo è responsabile di quasi il 14% delle emissioni provenienti dal settore dei trasporti. A differenza del trasporto su gomma, per l'aviazione non esistono grandi alternative, neanche spendendo di più: tenere in volo un aeroplano richiede troppa energia per pensare di poterlo fare con un motore elettrico. L'unica possibilità a impatto zero sarebbe un motore a reazione alimentato da un combustibile non inquinante. Ed è quello che hanno appena sperimentato, con successo, i tecnici della Rolls-Royce e di easyJet: il primo motore per aerei a idrogeno green

Il test è stato svolto nel Regno Unito, utilizzando un motore commercializzato dalla Rolls-Royce per l'aviazione civile, riconvertito per l'occasione in modo da funzionare a idrogeno. Il combustibile è stato fornito invece dallo European Marine Energy Centre: idrogeno prodotto utilizzando unicamente energia eolica e mareomotrice (prodotta cioè sfruttando gli spostamenti di acqua dovuti alle maree), e quindi assolutamente green (a differenza della maggior parte dell'idrogeno commercializzato attualmente, che viene prodotto utilizzando combustibili fossili). 

Il test, stando alle dichiarazioni delle due aziende, si è rivelato un successo. Il prossimo passo sarà quindi procedere con ulteriori esperimenti a terra, con l'obbiettivo a lungo termine di sperimentare il nuovo motore a idrogeno in un vero e proprio volo di prova. Prima di poter tentare l'impresa sarà però necessario re-immaginare completamente l'attuale design degli aeroplani, perché un motore ad idrogeno renderà necessari serbatoi di dimensioni immensamente superiori rispetto a quelli attualmente in uso: un Boeing 747 richiederebbe più di un milione di litri di idrogeno per un volo  che oggi richiede appena 250mila litri di carburante fossile. 

Realisticamente, almeno all'inizio l'aviazione green potrebbe essere limitata alle tratte più brevi, che non richiederebbero la creazione di serbatoi troppo sovra dimensionati. Anche così, c'è ancora molto da fare prima di vedere realmente gli aerei ad idrogeno sfrecciare nei cieli. Rolls-Royce e easyJet comunque non sono le uniche aziende a lavoro in questo campo. E con i dovuti investimenti, i progressi poterebbero iniziare ad arrivare molto velocemente. Secondo le stime di un rapporto dell'Unione Europea di un paio di anni fa, i primi aerei ad idrogeno per tratte al di sotto dei 3mila chilometri (e quindi perfettamente adeguati per le tratte interne all'unione) potrebbero arrivare sul mercato entro il 2035. 

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