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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I frammenti di un razzo cinese potrebbero cadere sulla Terra

Il "Lunga Marcia 5B (CZ-5B)", pesante 25 tonnellate, è decollato dalla provincia di Hainan verso la stazione spaziale cinese lo scorso 24 luglio. Cosa sappiamo finora

Come è  accaduto nel 2020 e nel 2021, anche quest'anno un componente del razzo cinese "Lunga Marcia 5B (CZ-5B)" è in fase di caduta incontrollata verso la Terra. Il rientro incontrollato in atmosfera, previsto tra sabato 30 luglio e domenica 31 luglio, è di un elemento del razzo che il 24 luglio scorso ha portato in orbita il secondo modulo della stazione spaziale cinese "Tiangong". Secondo il centro statunitense per gli studi sulle orbite e il rientro dei detriti spaziali (Cords), il componente del razzo rimarrà probabilmente in volo per circa una settimana. A differenza di quanto previsto nei giorni giorni, i frammenti del razzo cinese che stanno per tornare sulla Terra non dovrebbero toccare l'Italia. Alcune precedenti previsioni avevano individuato Sardegna, Sicilia e Calabria come potenziali punti di caduta.

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Il rischio di caduta in Italia era stato al centro di un incontro tra il comitato operativo nazionale della Protezione civile e il direttore generale della divisione sarda, Antonio Pasquale Belloi. Dalla riunione, convocata dal capo del dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, era emersa una possibilità "bassa" che i frammenti del razzo cadessero in Italia. Alla riunione hanno preso parte anche l'Asi (Agenzia spaziale italiana), un membro dell'ufficio del consigliere militare della presidenza del Consiglio, rappresentanti dei vigili del fuoco, del comando operativo di vertice interforze, del ministero degli Esteri, di Enac, Enav, Ispra e della conferenza delle Regioni.

Come detto, il razzo Lunga Marcia è partito negli scorsi giorni dalla provincia di Hainan verso la stazione spaziale cinese. Pesa 25 tonnellate: di queste, ha avvisato il Cords, dovrebbero tornarne sulla Terra tra le 5 e le 9 tonnellate. Già nel maggio 2021, la Protezione civile della Sardegna era stata allertata per un evento simile, in occasione del rientro incontrollato sulla Terra di un altro lanciatore spaziale cinese Lunga Marcia. In quel caso erano previste tre traiettorie che avrebbero potuto coinvolgere l'Italia, che avrebbero potuto colpire in particolare nove regioni del centro-sud: Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Nel maggio 2020, invece, frammenti di un altro lanciatore Lunga Marcia 5B cinese erano finiti in una zona popolata dell'Africa, in Costa d'Avorio, e avevano danneggiato alcuni edifici, senza però causare feriti. Le modalità di rientro incontrollato dei frammenti di razzi cinesi sono state criticate in passato dalla Nasa. "Le nazioni che viaggiano nello spazio devono ridurre al minimo i rischi per le persone e le proprietà sulla Terra derivanti dai rientri di oggetti spaziali", aveva dichiarato Bill Nelson, amministratore della Nasa, nel maggio 2021.

I frammenti della maggior parte dei razzi di classe orbitale sono progettati per scendere poco dopo il decollo, con una caduta guidata in mare o su sezioni di terraferma scarsamente popolate, oppure per effettuare atterraggi in modo da poter essere riutilizzati.
 

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