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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scienza

Scoperte le onde gravitazionali di Einstein? Oggi l'annuncio

Teorizzate un secolo fa da Albert Einstein, sarebbero state rilevate da due scienziati che avrebbero quindi risolto una delle più grandi sfide della fisica fondamentale

Sempre più forti le voci secondo cui sarebbero state rilevate per la prima volta le onde gravitazionali teorizzate un secolo fa da Albert Einstein. Siamo di fronte a una scoperta sensazionale? Scopriamolo insieme.

Le onde gravitazioni sono delle perturbazioni che si propagano nello spaziotempo, modificandone la struttura. Tali onde, mai osservate finora, sono state teorizzate nel 1915 da Einstein, durante la sua presentazione all'Accademia delle scienze prussiana di un'equazione che legava velocità della luce, forza gravitazionale e geometria spazio-tempo: questa era la base della celebre "teoria della relatività generale" da lui formulata. In pratica ogni corpo con massa in accelerazione produce onde (gravitazionali) e provocano la modifica della struttura locale dello spaziotempo. Un concetto di difficile comprensione che tuttavia affascina i fisici di tutto il mondo, poiché una loro identificazione rivoluzionerebbe lo studio dell'universo. L’identificazione delle onde gravitazionali è una delle più grandi e irrisolte sfide della fisica fondamentale.

Identificare le onde gravitazioni è tutt'altro che semplice e, nonostante i tantissimi tentativi e gli incredibili avanzamenti della scienza, non si è mai riusciti. Il motivo è che le onde vengono prodotte solo con corpi dotati di grande massa ed enorme velocità, oltre al fatto che ogni strumento usato per la rilevazione subirebbe la stessa deformazione spaziotempo che si vuole misurare, col rischio di non poter rilevare nulla. Anche perché la rilevazione è possibile (forse) solamente con strumenti potentissimi, in grado di rilevare una deformazione dello spazio "pari a meno d'un millesimo del diametro d'un protone". In sostanza quello che ci si aspetta è che le onde gravitazionali possano essere generate da sistemi di due stelle, esplosioni di supernove, buchi neri e altri corpi dotati di massa enorme che siano estremamente veloci.

Ora però sembra proprio che questa impresa sia riuscita agli scienziati del LIGO e del VIRGO, che avrebbero costruito dei rivelatori in grado di misurare le perturbazioni impercettibili dello spazio-tempo. Sono riusciti a rilevare l'irrilevabile? La notizia verrà confermata (o smentita) oggi, 11 febbraio, sulla rivista scientifica Nature e comunicata in due eventi contemporanei, uno negli Stati Uniti e l'altro in Italia. Secondo le indiscrezioni si sarebbe riusciti a rilevare onde gravitazionali prodotte dalla fusione di due buchi neri molto vicini tra loro: uno con una massa 36 volte quella del Sole e uno di 29, posizionati su una traiettoria a spirale.

Una notizia che è destinata comunque a far discutere e parlare in tutto il mondo. A dire il vero, però, le prime informazioni arrivano dalla mail del fisico Clifford Burgess finita prima "misteriosamente" su Twitter, quindi su Science; già l'11 gennaio il fisico teorico Lawrence Krauss lasciava intendere che si fosse vicini all'incredibile scoperta.

Ora i fisici di tutto il mondo (e non solo), sono in attesa della gran notizia, nella speranza che, come sottolineato dal giornalista scientifico Marco Cattaneo su Repubblica.it, non si tratti dell'ennesimo caso mediatico per attirare persone su una "scoperta minore".

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