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Sabato, 23 Settembre 2023
Scienze

Sesso occasionale e senza protezione: Hiv, boom di contagi tra giovani eterosessuali

L'Aids torna a far paura: 25-30 la fascia d'età più a rischio. La malattia che falcidia da sempre la comunità gay ha iniziato a diffondersi anche tra le categorie meno informate sui rischi dei comportamenti sessuali più libertini

Sono decine di migliaia le persone sieropositive, e molte non sanno neppure di essere contagiose: numeri che parlano di una vera e propria epidemia in corso sono stati illustrati da uno studio dell'Università di Milano-Bicocca. L'Aids torna a far paura, soprattutto tra i giovani eterosessuali. La causa principale (intorno al 90%) rimane sempre la stessa: la mancanza del preservativo, tanto nei rapporti etero quanto in quelli omosessuali. Ma, se nella comunità gay si riscontra una maggiore conoscenza della trasmissione della malattia, tra gli eterosessuali è ampia la fetta di inconsapevoli.

"Quello dei nuovi contagi è un problema che diventa, giorno dopo giorno, sempre più grave - spiega il Prof. Andrea Gori, Direttore Malattie Infettive al San Gerardo di Monza, Università Milano-Bicocca. Negli ultimi 4-5 anni c'è stato un incremento di infezioni tra i giovani, soprattutto nella fascia d'età 25-30 anni. Inizia, però, anche un fenomeno parallelo di diffusione del virus nella popolazione eterosessuale: se però i gruppi LGBTQ sono tendenzialmente informati, e si espongono al rischio nonostante la consapevolezza del rischio, i secondi no, e ignorano completamente il problema".

"Secondo le ultime stime in nostro possesso - spiega il Prof. Gori - nella sola provincia di Monza e Brianza ci sono all'incirca 4.000 persone sieropositive, con un sommerso (ovvero chi non sa di essere contagioso) del 35%. Presso la struttura ospedaliera San Gerardo, a Monza, sono seguiti circa 2.000 pazienti con Hiv. Per quanto riguarda Bergamo, sono 2.500 i pazienti seguiti all'interno degli ambulatori. Cifre che non fotografano bene la situazione reale, a causa di quel "sommerso" nazionale che preoccupa gli specialisti. In Lombardia, in totale, si calcolano circa 20.000 casi". 

Aids e Hiv, tre decenni di campagne informative

Se n'è parlato nel corso della prima giornata dell'ottava edizione di ICAR (Italian Conference of AIDS and Antiviral Research), che si terrà sino all'8 giugno a Milano, presso l'Università Milano Bicocca. Cambia l'approccio al sesso nella fascia più giovane: se prima erano soprattutto gli omosessuali a venire additati per la loro maggiore promiscuità, ora questa tendenza coinvolge anche gli etero, e questo potrebbe minacciare nell'arco di pochi anni un'esplosione di nuovi casi per tutte quelle infezioni che, fino a un paio di anni fa, si ritenevano in parte sconfitte, in primis l'AIDS.

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