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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cosa dice la scienza

Perché hai i sintomi covid ma il tampone è negativo, a volte

Si riscontrano casi in cui si ha una sintomatologia compatibile a quella del Sars-CoV-2, ma il test non è positivo. Ecco le possibili cause

Si possono avere sintomi compatibili con quelli di Covid-19, ma ottenere un tampone negativo, che magari dopo qualche ora o giorno diventerà positivo quando i sintomi si sono affievoliti. Questo scarto temporale, segnalato da sempre più persone, "ha attirato l'attenzione della comunità scientifica", spiega la rubrica web "Dottore, ma è vero che?" curata della federazione dell'Ordine dei medici (Fnomceo). E allora perché a volte può capitare di avere i sintomi covid, ma il tampone è negativo? Non è facile stimare quanti casi riguarda questa possibilità e quali sono le persone più a rischio, soprattutto perché sempre meno ci si sottopone ai test ufficiali. Difficile è anche capirne la causa. L'ipotesi più supportata sarebbe legata al comportamento del nostro sistema immunitario, si legge nella rubrica.

Sintomi covid presenti, ma tampone negativo: perché?

In sostanza, "si pensa che i sintomi precedano il risultato positivo ai test perché oggi il sistema immunitario si attiva molto più velocemente contro il virus", spiega la rubrica della federazione dell'Ordine dei medici. All'inizio della pandemia, i contagi avvenivano tra persone che non avevano mai preso prima Sars-CoV-2 e che non erano vaccinate, e il virus poteva agire indisturbato per diversi giorni prima che l'infezione fosse tale da essere rilevata dal sistema immunitario. Oggi invece, di fronte alla maggioranza della popolazione già vaccinata o già esposta al virus, "la reazione immunitaria è più rapida e può portare a casi in cui si hanno sintomi ma non si risulta positivi perché la carica virale non è ancora sufficiente rispetto alla sensibilità del test".

Un'ipotesi ulteriore riguarda la diversa dinamica con cui le più recenti varianti circolano nell'organismo: alcuni studi, infatti, hanno rilevato un minore accumulo delle particelle virali nelle cellule del naso, rendendo più probabili i falsi negativi. Una terza possibilità è che questa situazione sia il riflesso del maggior ricorso ai tamponi fai-da-te. Molte persone non raccoglierebbero con cura il materiale biologico, determinando un numero più alto di falsi negativi.

Fatto sta che non bisogna preoccuparsi, ma può essere utile prendere qualche precauzione. "Un test negativo in presenza di sintomi non dovrebbe essere un lasciapassare per uscire", conferma Emily Martin, epidemiologa dell'università del Michigan. E questo vale in presenza di tutti i tipi di virus.
 

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