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Sabato, 20 Aprile 2024
Robotica

Sembra melma ma è un robot che recupera oggetti ingoiati per errore

Lo hanno inventato i ricercatori della Chinese University of Hong Kong. È elastico, flessibile, e può muoversi all’interno del corpo umano sotto il controllo di un campo magnetico

A prima vista assomiglia a uno slime, o al Blob alieno che invade la terra nell’omonimo film di fantascienza degli anni ‘50. In realtà si tratta di un sofisticato robot composta da gelatina elastica, capace di muoversi, allungare e comprimere la propria forma, afferrare oggetti e auto-ripararsi, rispondendo agli impulsi magnetici che riceve dall’esterno. Lo hanno inventato i ricercatori della Chinese University of Hong Kong, e come spiegano in uno studio pubblicato su Advanced Functional Materials in futuro potrebbe trovare applicazione in ambiti che vanno dalla chirurgia microinvasiva, alla somministrazione mirata di farmaci.

Per creare il robot, i ricercatori cinesi hanno scelto una ricetta simile a quella utilizzata dai bambini di mezzo mondo per creare in casa lo slime (la sostanza gelatinosa tornata di moda tra i più piccoli negli scorsi anni): borace, un ingrediente di saponi e disinfettanti, e alcol polivinilico, elemento base della colla vinilica. Al mix hanno quindi aggiunto delle particelle di neodimio magnetico, rivestite da silicio per limitarne la tossicità. Ottenendo un composto elastico e malleabile, facile da controllabile attraverso l’applicazione di un campo magnetico.

Creato il loro robot slime, i ricercatori lo hanno messo alla prova in diversi scenari che mimano quelli in cui potrebbe essere utilizzato realmente. In un esperimento, il robot si allunga fino ad afferrare un filo elettrico. I un altro, si srotola tra due fili e li collega, ripristinando il contatto grazie al suo materiale conduttivo. In un ultimo scenario, lo vediamo muoversi all’interno di una replica del fegato umano, per raggiungere una piccola batteria, e inglobarla, con l’obbiettivo – spiegano i suoi inventori – di impedire la fuoriuscita di sostanze potenzialmente tossiche per l’organismo umano.

Al momento, il piccolo robot gelatinoso si muove con una velocità paragonabile a quella di un insetto. Ma secondo i ricercatori cinesi in futuro potrebbe essere reso più veloce, e persino capace di movimenti autonomi, modificando il suo sistema di controllo magnetico. A quel punto, il suo utilizzo in campo medico si farebbe davvero interessante: potrebbe entrare in azione in caso di ingestione accidentale di piccoli oggetti pericolosi, come le batterie, assistere un chirurgo nel corso di operazioni microinvasive, o magari essere caricato con un farmaco, e introdotto nell’organismo per farlo recapitare esattamente dove ce n’è più bisogno. Il tutto, ovviamente, se il composto si rivelerà sicuro una volta utilizzato all’interno di un essere vivente. Cosa di cui i ricercatori pianificano di assicurarsi presto, con un nuovo round di esperimenti.

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