rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Scienze

Cedere alla corruzione? Colpa del cervello

Accettare una tangente è una tentazione in cui cadono, purtroppo, in molti. Per quale motivo si cede? Alcuni ricercatori cinesi hanno scoperto che la risposta è nel cervello

Alcune persone sono facilmente corruttibili e a svelarcelo sono gli studi sulle neuroscienze. Da tempo, infatti, si cerca di capire perché alcune persone non seguono comportamenti sociali corretti. In uno studio del 2009, alcuni neuroscienziati comportamentali hanno analizzato l’emisfero sinistro del cervello e in particolare una piccola zona sopra la tempia, chiamata giro frontale inferiore sinistro. 

Cosa si è scoperto? Che il cervello viene stimolato da offerte di denaro, specie se tali somme sono alte. Nell’esperimento, pubblicato sul Frontiers in Behavioural Neuroscience, è stato messo a punto un gioco con 28 partecipanti dove si chiedeva loro di condividere somme di soldi sempre più alte con gli altri in cambio di una percentuale: un esperimento che mima l’offerta di una tangente. Nel frattempo i ricercatori, attraverso una tecnica chiamata imaging di risonanza magnetica, registravano l’attività del cervello.

Si è così scoperto che l’offerta di contanti stimolava due precise zona del cervello e una di questa era un’area del “benessere”, già nota ai ricercatori. Ma quando i volontari decidevano di accettare la somma c’era una zona, chiamata appunto giro frontale inferiore, che era più attivata di tutte le altre e che era tanto più stimolata, quanto maggiore era la tangente offerta e accettata.

Abbiamo scoperto che questa zona ha un ruolo critico quando un individuo si trova di fronte alla scelta tra il bene morale e la ricchezza materiale

Alcuni partecipanti mostravano un atteggiamento diverso, meno inclini a essere “corrotti”. La spiegazione è che le persone hanno una maggior tendenza a sacrificare la propria correttezza ai soldi in base a quanto è attiva quella zona del cervello.

Questi risultati potrebbero aiutare a comprendere cause e meccanismi della corruzione e, secondo la neurologa Jianqiao Ge dell’Università di Pechino, si potrebbe analizzare il cervello dei funzionari corrotti. Un argomento interessante, con risvolti pratici per la società, anche se sono numerose le difficoltà tecniche, prima di possibili applicazioni. Servirebbe avere un cervello “normale” di riferimento da paragonare con i sospettati: andrebbe bene un cittadino qualunque? O una persona con simili pressioni lavorative?

Il fatto è che, come sostiene lo scienziato Jun Cao, “il problema principale non è scientifico, ma politico”,  perché prima che si possa analizzare il cervello di funzionari è necessaria l’autorizzazione del governo. Un’autorizzazione che è tutt’altro che facile. La scienza quindi continua a scoprire aspetti interessanti sul nostro cervello e sui meccanismi della corruzione. Speriamo anche di trovare una soluzione per arginarla.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cedere alla corruzione? Colpa del cervello

Today è in caricamento