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Venerdì, 19 Aprile 2024
Scienze Roma

SuperLuna 2017: lo spettacolo 'spaziale' in diretta streaming

Oggi, domenica 3 dicembre, si potrà ammirare l'unica SuperLuna del 2017. Il racconto live del fenomeno sarà a cura dell'astrofisico e divulgatore scientifico Gianluca Masi

E' arrivato il giorno della SuperLuna. Oggi, domenica 3 dicembre, sarà possibile vedere in cielo, per la prima ed ultima volta nel 2017, la 'SuperMoon'. In questa particolare giornata il satellite della Terra raggiungerà la fase di Luna Piena, in prossimità del proprio perigeo (ovvero la minima distanza dalla Terra, che raggiungerà il 4 dicembre, di 357495 km, contro una distanza media di poco più di 384.000 km), dunque sarà un po’ più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito. Questa particolare condizione viene comunemente definita “SuperLuna”, anche se il nome scientifico è “Luna Piena al Perigeo”.

La SuperLuna in diretta streaming

Per non perdere lo spettacolo della SuperLuna, dalle ore 17 di domenica 3 dicembre sarà possibile vedere la diretta streaming della SuperLuna 2017, realizzata dall'astrofisico e curatore scientifico del Planetario e Museo Astronomico di Roma Gianluca Masi, fondatore del progetto Virtual Telescope, che permette agli utenti di tutto il mondo di godere dello spettacolo dell'universo comodamente da casa propria.

Cos'è la Superluna

Viene considerata “Superluna” sia la Luna Piena che la Luna Nuova, a patto che essa si verifichi in prossimità del perigeo lunare, ossia con il nostro satellite alla minima distanza dalla Terra. La Luna, infatti, descrive attorno al nostro pianeta un’orbita marcatamente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma varia tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo). Naturalmente, la Luna Nuova non è visibile nel cielo, pertanto l’unica “Superluna” osservabile è quella piena (a meno che non si verifichi un’eclissi di Sole in corrispondenza della “Superluna” nuova, come accadde nel marzo del 2016). 

Curiosità e prossimi appuntamenti

Per scoprire qualche curiosità in più su questo particolare evento Today.it ha intervistato proprio l'astrofisico Gianluca Masi: “Osserveremo la SuperLuna del 3 dicembre dalle ore 17, in quel particolare momento il satellite sarà molto vicino alla stella Aldebaran, la più bella e luminosa delle costellazione del Toro”. Ma se il 2017 è stato 'avaro' di SuperLune, il 2018 inizierà con il botto, come confermato dallo stesso Masi: “Ci sarà un'altro evento il 2 gennaio, ma quella da non perdere sarà la SuperLuna del 31 gennaio. Quel giorno si verificherà anche un'eclissi totale di Luna, uno spettacolo che non potrà essere visto dall'Europa, ma potrà essere ammirato su Virtual Telescope grazie alle apparecchiature situate in Australia”.

Ma nel cielo non c'è soltanto la SuperLuna. Già nel mese di dicembre ci saranno altri due appuntamenti 'spaziali' da non perdere. Il 13 e 14 dicembre potremo assistere allo spettacolo delle Geminidi, mentre il 15 e il 16 dicembre si potrà osservare il passaggio dell'asteroide Phantheon

Nuove scoperte

Con Gianluca Masi abbiamo parlato anche delle ultime novità astronomiche, come Ross 128b, l'ultimo pianeta scoperto dagli scienziati in grado di ospitare la vita, situato a 'soli' 11 anni luce dala Terra: “Si tratta di una scoperta molto interessante, tra l'altro a ridosso di una stelle molto vicina, astronomicamente parlando. Il ritmo crescente con cui continuiamo a scoprire nuovi pianeti di taglia terrestre così interessanti, ci fa capire come l'uomo si stia avvicinando a grandi passi alla risposta ad una delle domande che ci poniamo da sempre: 'Siamo soli nell'universo'?”. “Ovviamente – ha continuato Masi – la nostra tecnologia ancora non ci permette di poter andare su questi pianeti”. 

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L'altra scoperta che ha occupato le pagine dei quotidiani riguarda Oumuamua, il primo asteroide proveniente dallo spazio interstellare mai osservato dall'uomo: “Non era mai capitato – ha commentato l'astrofisico Gianluca Masi a Today – Ci aspettavamo l'esistenza di corpi celesti simili, ma non l'avevamo mai visto con i nostri occhi. Analizzare le caratteristiche di asteroidi che provengono da fuori la nostra galassia, ci permette di raccogliere informazioni su altri sistemi solari, che soltanto grazie a questi 'messaggeri' potremmo ottenere”. “La sua traiettoria – conclude Masi – porterà  Oumuamua fuori dal sistema solare, avendo questo corpo un'orbita iperbolica. Come è arrivato andrà via, facendo ritorno allo spazio interstellare”.

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