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Venerdì, 19 Aprile 2024
Immagini che cambiano la storia

Dal 12 luglio la nostra visione dell'universo potrebbe cambiare per sempre

Alle 16:30 del prossimo 12 luglio saranno rese pubbliche le prime immagini scattate dal telescopio James Webb, il più potente telescopio spaziale mai costruito. E promettono di mostrare l'universo come non lo abbiamo mai visto prima

È partito da quasi sette mesi. Da sei è giunto in posizione, a circa un milione e mezzo di chilometri di distanza dal nostro pianeta. Da poco più di cinque ha messo in funzione le sue potenti macchine fotografiche. E ora sembra tutto pronto per scoprire come appare l'universo osservato dalle lenti del telescopio James Webb: il prossimo 12 luglio, infatti, Nasa ed Esa riveleranno le prime foto scattate dal più potente telescopio spaziale mai costruito, e nonostante per ora si tratterà di scatti di prova – le osservazioni scientifiche inizieranno con più calma nell'arco di quest'anno – promettono già di cambiare radicalmente l'immagine che abbiamo oggi dell'universo. 

Sul contenuto di queste prime immagini per ora viene tenuto un riserbo quasi assoluto. Dalla Nasa comunque si sono lasciati sfuggire che riguarderà gli oggetti più lontani mai fotografati dall'uomo. E visto che nello spazio più si guarda in avanti più si torna indietro nel tempo, dovrebbe trattarsi anche di un'istantanea sui primi milioni di anni dalla nascita del nostro universo. 

Tra le rivelazioni da aspettarsi il prossimo 12 luglio dovrebbe trovare posto anche le prime analisi dettagliate dello spettro di un esopianeta, dati sulle sue emissioni elettromagnetiche che permettono di identificare quali molecole sono presenti nell'atmosfera. In effetti, anche questo è uno degli obbiettivi del telescopio James Webb. Se la missione principale è quella di studiare l'universo nell'infrarosso, per gettare lo sguardo più lontano di quanto mai fatto fino ad oggi e indagare cosa accedeva nei primi momenti (si fa per dire, ovviamente) seguiti al Big Bang, il telescopio James Webb ha in serbo molto altro. 

Permetterà infatti di studiare con maggiore precisione corpi celesti come Marte, Giove e Saturno, pianeti nani come Plutone ed Eris, asteroidi e comete che popolano il nostro Sistema Solare. Aiuterà inoltre a indagare le caratteristiche degli esopianeti che popolano altri sistemi stellari della galassia, alla ricerca di indizi che possano indicare la presenza di forme di vita, e studierà le nubi di polvere cosmica da cui hanno origine stelle e pianeti, per osservare in diretta i processi che hanno dato vita anche al nostro Sistema Solare.

Per gli interessati, sarà possibile seguire la diretta in cui verranno rivelate le immagini sui canali youtube della Nasa, a partire dalle 16:30 di martedì 12 luglio. E potete stare certi che ne varrà la pena. Chi ha avuto l'occasione di vederle in anticipo, assicura che rivoluzioneranno la nostra comprensione dell'universo e delle meraviglie che custodisce: “È emozionante vedere la natura che di colpo rivela alcuni dei suoi segreti – ha assicurato durante una conferenza stampa Thomas Zurbuchen, vice amministratore della missione Nasa – Non si tratta solamente di immagini. È una nuova visione del mondo”. 

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