L'ad Pfizer: "Servirà un vaccino anti Covid all'anno per diversi anni"
L'amministratore delegato della casa farmaceutica statunitense ha sottolineato che i vaccini hanno contribuito a salvare milioni di vite durante la pandemia. E senza di loro la "struttura fondamentale della nostra società sarebbe minacciata"
È probabile che ci sarà bisogno di vaccinazioni annuali contro il Covid per molti anni a venire. Lo ha detto l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla in un'intervista alla Bbc, spiegando che sarebbe necessario per mantenere un "livello di protezione molto elevato".
Bourla, che ha parlato con la Bbc prima dell'emergere della variante Omicron, ha affermato che Pfizer aveva già realizzato vaccini aggiornati in risposta alle varianti Beta e Delta, ma che non erano stati necessari. La casa farmaceutica statunitense ora sta lavorando a un vaccino aggiornato, proprio in risposta alla variante Omicron, che potrebbe essere pronto in cento giorni.
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Il capo di Pfizer ha sottolineato che i vaccini hanno contribuito a salvare milioni di vite durante la pandemia e senza di loro la "struttura fondamentale della nostra società sarebbe minacciata". Entro la fine dell'anno, Pfizer prevede che avrà fornito complessivamente tre miliardi di dosi del suo vaccino, e quattro miliardi di dosi il prossimo anno. Nel 2022, ha spiegato Bourla, i Paesi avranno tutte le dosi di cui hanno bisogno.
Ancora 6,8 milioni di persone non vaccinate
Come va, intanto, la campagna vaccinale in Italia? Crescono le somministrazioni di vaccini anti Covid nella settimana dal 24 al 30 novembre: oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. È quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Decollano in particolare le terze dosi (+52,5% rispetto alla settimana precedente) mentre le prime dosi salgono del 34,7%. Al primo dicembre sono state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise.
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Sono ancora 6,8 milioni le persone, di cui 2,57 milioni sopra i 50 anni d'età, a non avere ancora alcuna copertura vaccinale. Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127mila, nell'ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (+31,5%). Tuttavia, dei 6,8 milioni di persone non vaccinate crescono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole.