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Venerdì, 29 Marzo 2024
EPIDEMIE

Prima Ebola, ora il Mers: è allarme per la diffusione del contagio

I microbiologici clinici italiani mettono in guardia dai rischi della nuova epidemia: il virus è diffuso nel Medio Oriente e si trasmette da animale a uomo. In Corea del Sud 2300 persone sono in quarantena e 1900 scuole sono state chiuse

Cresce l’allarme per il diffondersi del Mers, la nuova epidemia scoppiata in Medio Oriente e che i medici sostengono essere “più letale della Sars”.

Il Mers (MERS-CoV, Middle East Respiratory Syndrome) è un virus in precedenza sconosciuto, che appartiene alla grande famiglia dei Coronavirus, della quale fanno parte anche quelli che causano il raffreddore “comune” e altre lievi infezioni alle vie respiratorie. La nuova variante, che è apparsa per la prima volta nel giugno 2012 in Arabia Saudita, si è diffusa nei vari Paesi del Medio Oriente e causa una severa forma di polmonite. I casi notificati da allora sono ben 1153, di cui almeno 435 mortali. Sono stati poi documentati casi anche in numerosi altri Paesi, tutti correlati a viaggi in Medio Oriente o al contatto diretto con chi aveva viaggiato in quelle zone.

Sembra chiara l’origine zoonotica del virus, come peraltro era stato dimostrato anche per il virus della Sars appartenente anch'esso ai Coronavirus: la sequenza genomica indica che MERS-CoV è strettamente legato ad alcuni Coronavirus dei pipistrelli, ma è stato anche trovato in camelidi e, in effetti, alcuni pazienti hanno riferito d contatti con questi animali. I microbiologici clinici italiani (AMCLI) spiegano che si tratta di virus molto diffusi fra i mammiferi, uomo incluso, e tra gli uccelli. Sono virus a RNA provvisti di un involucro esterno e sono abbastanza fragili agli agenti chimici e fisici. La prima volta che uno di questi virus ha causato infezioni molto severe nell'uomo e anche problemi di sanità pubblica è stato nel 2003, quando un membro di questa famiglia (denominato SARS-CoV) precedentemente sconosciuto e di origine zoonotica (il virus è stato trovato nei pipistrelli e altri piccoli mammiferi), ha provocato un epidemia su scala mondiale con più di 900 decessi confermati.

Virus Mers © Infophoto

"Una volta che il virus dall'animale è passato all'uomo e ha fatto il cosiddetto ‘salto di specie’ la trasmissione a livello interumano avviene per contatto diretto con le secrezioni respiratorie o mediante aerosol delle goccioline di saliva emesse in seguito a tosse o starnuti - spiega Tiziana Lazzarotto della Microbiologia del Policlinico S.Orsola di Bologna - I pazienti infetti, inoltre, eliminano il virus con le feci e le urine, ed in circostanze particolari la trasmissione può avvenire anche attraverso aerosol che si genera da materiale fecale, come è stato dimostrato nel corso della passata epidemia di Sars”.

Il 20 maggio 2015 è stato notificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità il caso indice (di importazione dal Medio Oriente) di un focolaio attualmente in rapida evoluzione in Corea del Sud dove, al 9 giugno 2015, erano stati ben confermati 96 casi (con 8 decessi) dovuti a trasmissione nosocomiale. Al momento l’OMS non ha riscontrato prove di una trasmissione sostenuta del virus nella popolazione generale ma l'allarme è alto: attualmente 2300 persone sono in quarantena e 1900 scuole sono state chiuse.

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