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Giovedì, 25 Aprile 2024
Scuola

Il bimbo down che non va a scuola perché mancano le insegnanti di sostegno

Succede in provincia di Pisa. La mamma: "Dalla scuola mi hanno assicurato che avrebbero risolto e ci hanno fissato un appuntamento con la preside per venerdì mattina alle 10. Mio marito e io abbiamo preso un permesso dal lavoro ma la preside non ci ha mai ricevuto"

Un bambino down dovrà rinunciare ad andare a scuola in provincia di Pisa perché mancano gli insegnanti di sostegno. Lo ha raccontato la madre prima su Facebook e poi in un dialogo con l'agenzia di stampa Agi. Questo sarebbe stato il suo primo giorno di scuola in prima elementare: "Mio figlio da una settimana faceva le prove davanti allo specchio, col grembiule e lo zainetto, felice e impaziente di andare per la prima volta a scuola. La settimana scorsa ho partecipato a una riunione con la preside e i genitori nella quale ci sono state illustrate le regole antiCovid e spiegato come la scuola sia stata rinnovata, predisposta e attrezzata anche con maxi schermi". "Alla fine della riunione - prosegue la madre - ho chiesto informazioni per il sostegno a mio figlio". La donna riferisce che dai responsabili della scuola le sarebbe stato risposto: "Abbiamo solo 2 maestre per 14 disabili".

"Mio figlio ha la sindrome di down, ma è autosufficiente e iperattivo e non vede l'ora di tornare a scuola. Io mi sono offerta di accompagnarlo e stare con lui in classe per qualche ora, perché il bambino ha solo bisogno di qualcuno che gli dica cosa deve fare. Mi è stato detto che non posso stare con lui in classe. È iperattivo e le nuove regole prevedono che i bimbi debbano stare fermi, al proprio posto. Ma lui seduto a un banco, autonomamente, non ci starà mai. Se gli viene spiegato cosa fare ubbidisce, ma ha bisogno di un sostegno", spiega.

"Dalla scuola mi hanno assicurato che avrebbero risolto e ci hanno fissato un appuntamento con la preside per venerdì mattina alle 10. Mio marito e io abbiamo preso un permesso dal lavoro ma la preside non ci ha mai ricevuto - continua - mi è stato poi detto che non c'è stata la possibilità di organizzare un sostegno per mio figlio e consigliato di non portarlo a scuola lunedì e martedì, perché poi ci sarebbero state le elezioni e nel frattempo la scuola avrebbe cercato soluzioni. Quando ho chiesto di mettere nero su bianco queste indicazioni e mi hanno detto che c'era stato un equivoco, e che non mi avevano mai detto di non portarlo a scuola. Ma intanto mio figlio oggi è dalla nonna e l'insegnante di sostegno non è stata nominata". "La responsabilità di tutto questo non e' ovviamente della scuola, ma di chi non ha provveduto a fare le nomine", precisa.

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