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Venerdì, 29 Marzo 2024
Scuola Ancona

Maturità 2019, studente beccato con lo smartphone: sarà bocciato

Episodi che si sono conclusi con l'esclusione di un candidato non sono purtroppo una novità: quest'anno è successo ad Ancona

Non è proprio il caso di sorprendersi: non è la prima volta che accade e le norme sono chiarissime. Episodi che si sono conclusi con l'esclusione dalle prove d’esame successive di un candidato sorpreso a utilizzare un telefono cellulare durante la seconda prova scritta alla maturità non sono purtroppo una novità; il caso recente dello studente del liceo Rinaldini ad Ancona, bocciato per l'uso del telefono, non è il primo rilevato nelle Marche. C'è anche una sentenza del Tar che in passato ha confermato una decisione analoga di una commissione. E' quanto spiega in un comunicato l'Ufficio scolastico regionale per le Marche.

Cellulare alla maturità: la bocciatura è assicurata

Il divieto di utilizzo del cellulare è noto e non lascia spazio a interpretazioni di sorta. Episodi analoghi, con identici epiloghi, si sono infatti registrati nel corso degli ultimi anni. In tutti quei casi, la decisione fu presa in attuazione delle annuali istruzioni impartite dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in cui si prescrive l’assoluto divieto, nei giorni delle prove scritte, utilizzare a scuola telefoni cellulari, e smartphone di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, pena l’esclusione da tutte le prove di esame.

Il caso di Ascoli: bocciatura confermata anche dal Tar

Fece scalpore, nel corso della maturità 2017, il caso di un candidato che durante la prova di matematica, in un liceo scientifico di Ascoli Piceno, fu sorpreso a utilizzare un telefono cellulare, sul quale erano attive, attraverso l’applicazione di messaggistica istantanea WhatsApp delle schermate che contenevano la trattazione di alcuni problemi e quesiti riguardanti la prova stessa. Citiamo quell'episodio perché la decisione della commissione d’esame fu poi confermata dalla prima sezione del Tar Marche, cui aveva presentato ricorso il candidato “bocciato”, con una sentenza emessa il 6 dicembre 2017 che aveva ritenuto legittimi l’annullamento della prova di matematica e la conseguente esclusione dalle ulteriori prove. Tradotto: esame non superato.

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