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Martedì, 23 Aprile 2024
Scuola

Amnesty lancia una campagna contro il bullismo: "E' una violazione dei diritti umani"

Al via una raccolta fondi per un progetto per contrastarlo e aumentare la consapevolezza di questo allarmante fenomeno all'interno delle scuole italiane

Secondo l'ultima indagine dell'Istat del 2015, un ragazzo o una ragazza su due di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha subito manifestazioni di bullismo e uno su cinque subisce prepotenze più volte al mese. Il bullismo si manifesta purtroppo sempre più spesso tra i banchi di scuola, ma è difficile da identificare da parte di insegnanti, ragazzi, genitori e personale scolastico perché può assumere diverse forme. C'è il bullismo verbale, fatto di insulti, offese, prese in giro e minacce, e quello fisico, con aggressioni, danneggiamento e furto di oggetti. Altrettanto pericoloso è quello psicologico, che colpisce i ragazzi attraverso l'emarginazione o la diffusione di pettegolezzi e maldicenze. 

Amnesty International Italia lancia la campagna di raccolta fondi "No al bullismo", per contrastarlo e aumentare la consapevolezza di questo allarmante fenomeno, combattendo anche ogni forma di discriminazione e violenza tra i giovani con un programma di educazione ai diritti umani all'interno delle scuole italiane. Si potrà contribuire fino al 13 novembre con un sms o chiamata da rete fissa al 45542.

Bullismo tra le mura scolastiche

Proprio a scuola, dove trascorrono la maggior parte del tempo al di fuori delle loro case, ragazze e ragazzi spesso assistono o sono vittime di forme non dichiarate o tollerate di violenza. Il bullismo, questo fenomeno "sommerso" e silenzioso, si presenta anche sotto forma di esclusione sociale o cyberbullismo. E' forte inoltre il legame tra bullismo e discriminazione basata su sesso, razza, orientamento sessuali e caratteristiche proprie della persona. Molto spesso, inoltre, le vittime e gli spettatori sono restii a denunciare le violenze subite, mentre insegnanti e genitori non sempre possiedono gli strumenti e le conoscenze adatte per riconoscerle e contrastarle. 

“Troppo spesso si sente dire che il bullismo è solo uno scherzo tra ragazzi. Non è così - dice Nicola Nardelli, psicologo psicoterapeuta, giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Roma e autore, insieme a Maria Rosaria Nappa, del libro Lecosecambiano@scuola (Cortina, 2017) - Il bullismo può avere conseguenze deleterie su chi lo subisce. Ma anche i comportamenti dei bulli vanno compresi come sintomo di disagio e l’intervento non può esaurirsi nella loro punizione. Per fermare il bullismo bisogna saperlo riconoscere, capire quando e perché avviene. È importante offrire sostegno e protezione alle vittime, oltre ad attivare programmi di prevenzione nelle scuole".

Violazione dei diritti umani

Ma perché proprio Amnesty è scesa in campo contro il bullismo? Perché questo fenomeno è a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani, che mina l'autostima e la dignità dei ragazzi e può portare a situazioni di depressione, ansia e comportamenti autolesivi. Secondo un sondaggio Doxa per Amnesty International, anche gli italiani percepiscono il bullismo come una violazione dei diritti umani.

"'No al bullismo' è un progetto ambizioso a cui teniamo particolarmente – dichiara Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia – Il bullismo è un fenomeno silenzioso che coinvolge ogni anno milioni di studenti. Iniziare a diffondere una cultura dei diritti umani già nelle scuole è fondamentale per aumentare la consapevolezza dei ragazzi e riuscire a contrastare ogni forma di discriminazione e violenza, e dunque anche il bullismo. Il progetto pilota ha già fornito ottimi risultati, ma per riuscire a coinvolgere più ragazzi possibili e fermare sul nascere il bullismo nelle nostre scuole abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti". 

La campagna "No al bullismo"

L’impegno di Amnesty International per combattere e prevenire il bullismo nelle scuole italiane ed europee è partito già nel 2016, quando la principale organizzazione non governativa al mondo impegnata nella difesa dei diritti umani ha lanciato un progetto pilota con l’obiettivo di ridurre i casi di bullismo in tutti i settori della vita scolastica. 

Con i fondi raccolti dalla campagna “No al bullismo”, Amnesty International Italia mira in particolare a proseguire il progetto pilota avviato nelle scuole italiane nel 2016 e ad allargare ad altri sei istituti il programma di sensibilizzazione ed educazione ai diritti umani. I fondi raccolti saranno impiegati nella formazione di personale dirigente, docenti e studenti, e nel miglioramento dei luoghi scolastici all’interno dei quali gli studenti svolgono le principali attività. 
 

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